La piccola Gaia, principessa del mare, si sente solo “un premio da vincere”, sia agli occhi del Re del Mare ovvero suo padre, sia a quelli del suo promesso sposo, viscido, avido di potere e molto più vecchio di lei. Il sogno di respirare aria e toccare la terra con le proprie gambe diventa ogni giorno più irresistibile, senza contare la voglia di scoprire la verità sulla scomparsa/morte della sua amata madre.
Sinossi: Negli abissi del mare, la sirenetta Gaia sembra destinata al successo: è bellissima, ha una voce incantevole e sta per fidanzarsi con il partito più ambito del regno, il generale Zane. Che importa se è violento e molto più vecchio di lei? È il re suo padre a decidere, e Gaia deve solo essere bella e accondiscendente. Ma da quando ha salvato un giovane affascinante da un naufragio, Gaia coltiva un solo desiderio: vivere con lui nel suo mondo spensierato. Quanto è disposta a sacrificare? Conoscete la storia: il patto con la strega, la perdita della voce, le gambe al posto della coda… Ma la bellezza senza voce di Gaia ha un prezzo molto alto, e il mondo che scopre in superficie è prepotente, violento e patriarcale quanto quello lasciato negli abissi. Gaia dovrà compiere molti passi dolorosi per fare i conti con la verità della sua storia. E per riscoprire tutta la potenza della sua voce.
A differenza dell’originale favola di Andersen, questo retelling de La Sirenetta si apre sin da subito con la presa di coscienza che nel regno del mare le donne non contano nulla, a maggior ragione le figlie del Re. Quello che devono fare è solo esclusivamente essere belle e accondiscendenti. Il patriarcato regna sovrano e in particolar modo sulle principesse del Regno che sono tenute ad essere anche prive di qualsiasi opinione o desiderio. Essere sempre belle, silenziose e avere una bella voce sono le uniche doti richieste e necessarie.
Tutto questo però pesa sul cuore della piccola Sirena, che cercherà a tutti i costi un riscatto e un affermazione di sé stessa….
«Voglio che ricordiate sempre quanto siete potenti. Non permettete mai a nessuno di farvelo dimenticare, o di cercare di farvi sentire piccole.»
La componente psicologica dei personaggi, ed in particolar modo della protagonista, è la chiave narrativa del romanzo. Gaia è caratterizzata in modo magistrale, le sue emozioni fluiscono limpide attraverso le frasi e arrivano direttamente nella mente del lettore.
Una delle figure più interessanti è senza dubbio Ceto, la Regina del mare, paladina delle Salke, donne annegate con dolore che hanno trasformato il loro odio verso gli uomini in vendetta. Ceto non è esattamente “la cattiva” e ho apprezzato molto il ruolo chiave che avrà sul finale.
La prosa è fluida, emozionale ed evocativa, riuscendo a far trasparire dalla scrittura tutta la frustrazione e il desiderio di affermazione della piccola sirena.
Il mondo marino è ben più caratterizzato di quello “umano” ma nonostante questo, gli eventi vengono tessuti ottimamente.
Piccola pecca è, a parere mio, che alcune scene mancano di approfondimenti, ma nel complesso l’ho letto in pochissime ore e mi ha lasciato emozioni positive.
Dati
Genere: Narrativa Ragazzi
Edito: Il Castoro
Pagine: 258
Categorie:Bambini e Ragazzi, Libri
Rispondi