Passepartout Duo: siamo ispirati dai nostri viaggi e i nostri incontri culturali

Passepartout Duo è un gruppo musicale composto dalla pianista Nicoletta Favari e dal percussionista Christopher Salvito. Facendo musica che sfugge alla categorizzazione, il continuo viaggio del duo in tutto il mondo informa le collaborazioni multidisciplinari, le composizioni strumentali e i video musicali evocativi che costituiscono il loro corpus di lavoro.

– Buongiorno e benvenuti in Life Factory Magazine. Ci potete parlare un po’ di voi e da dove nasce questa passione per la musica “alternativa”?
Siamo stati entrambi educati musicalmente per tutta la nostra infanzia, Chris in vari strumenti, io in pianoforte, ed entrambi abbiamo deciso di dedicarci in maniera esclusiva alla musica solamente dopo la maggiore età. È interessante per noi ricordare i momenti di svolta che hanno dettato le nostre decisioni musicali: ad esempio, io ricordo il primo concerto rivelatorio quando ho scoperto la musica di K. Stockhausen con il brano “Kontakte”, mentre Chris cita sempre l’opera “Einstein on the Beach” vista
a New York nel 2012. Comunque sia, ci siamo incontrati per la prima volta nel 2015 negli Stati Uniti, e nel giro di un mese abbiamo deciso di creare Passepartout, un’avventura che ci ha portato già su strade che non avremmo mai potuto immaginare.
Per quanto riguarda il nostro lavoro, non sappiamo più come definirlo: continuando a scoprire e studiare nuova musica, ci rendiamo conto dell'estensione delle sfumature e dell’inutilità di stabilire categorie stilistiche. Per noi la verità risiede nel suono, e creare momenti per “esperire” il suono e sentirsi ispirati dalla creatività sono i motivi per cui continuiamo a viaggiare e presentare i nostri progetti. La nostra carriera è diventata un tutt’uno con la nostra vita quotidiana e non riusciamo a trovare una ragione per cui lamentarsi!

– Il vostro nuovo progetto Vis-à-Vis è in pubblicazione il 10 aprile, possiamo definirlo un vero e proprio percorso artistico alternativo?
Ogni nuovo progetto per noi rappresenta un enorme passo al di fuori della nostra comfort zone, e un nuovo tentativo per creare appieno un’identità originale per Passepartout Duo.
Il progetto di per sé è alternativo non tanto dal punto di vista del contenuto forse, ma sicuramente del processo. La musica non è nata in uno studio di registrazione ma dall’incontro di alcuni strumenti musicali in una ditta di mobili e design a Pechino. Le decisioni timbriche e armoniche sono poi state dettate della limitazioni degli strumenti stessi: infatti si tratta di scale pentatoniche e materiali quali il legno e il metallo che creano il mondo sonoro del progetto. Il processo è stato coadiuvato da varie ispirazioni extra-musicali che l’hanno fatto evolvere per mesi, ed è stato infine presentato durante un viaggio via treno da Tbilisi a Shanghai lo scorso ottobre, con concerti in Georgia, Uzbekistan, e Kazakistan. Uno di questi concerti si è tenuto sul tetto di un caravanserraglio, ed è stato davvero speciale! A posteriori, ci fa anche sorridere il fatto che dopo tutti i concerti ci sia sempre il pubblico che vuole provare a suonare i nostri strumenti, i quali si sono rivelati essere estremamente resistenti, ve lo posso assicurare…
Abbiamo completato il progetto a Shanghai, creando il design dell’album, indirettamente ispirato dalla nostra passione per il lavoro di Charles e Ray Eames, e strettamente legato alla struttura ritmica delle tracce musicali. Infine, il design riflette anche l’aspetto ludico dell’intero progetto: infatti si possono trovare insieme al vinile una serie di fogli colorati e intagliati; una volta sovrapposti in varie combinazioni, si possono ottenere prospettive e forme geometriche diverse.

New Promo_7

– Life Factory Magazine ha avuto il piacere di ascoltare in anticipo il vostro nuovo album. Si riscontrano nettamente le incursioni orientali ed esotiche. La musica ascoltata a occhi chiusi produce dei viaggi onirici. È questo il risultato che volevate?
I nostri progetti sono sempre ispirati anche dai nostri viaggi e i nostri incontri culturali e personali, e Vis-à-Vis non fa eccezione. Il progetto ci ha seguiti per un anno, da Pechino fino a Ginevra, e poi di ritorno in Cina, e tutto quello che abbiamo scoperto riguardo al paese asiatico sicuramente si è fatto strada nella musica, inclusa la nostra ricerca sullo strumento musicale tradizionale chiamato guqin, l’uso dell’armonia, e la cerimonia del tè. Infatti, il modo in cui io e Chris ci disponiamo uno di fronte all’altro attorno agli strumenti durante i concerti dal vivo, e i movimenti che abbiamo scelto per l’esecuzione sono pregni dell’atmosfera di una cerimonia che vuole far spazio per tranquillità, introspezione e conversazioni tra amici.

– I prossimi progetti futuri? Ci volete svelare qualcosa?
Abbiamo tantissimi progetti in progress. Stiamo completando la creazione di un nuovo strumento musicale, che abbiamo chiamato “Fuzzy Synth” e che è praticamente un sintetizzatore analogico DIY e molto originale, creato con una nuova collaborazione del fashion brand cinese JNBY. Inoltre stiamo preparando una seconda collaborazione con la musicista islandese Hafdís Bjarnadóttir per un tour di concerti per “pecore e umani” tra giugno e luglio. Inizieremo presto una nuova serie di composizioni/improvvisazioni in Giappone ispirate dalle arti e mestieri tradizionali del paese, e infine dedicheremo la seconda metà dell’anno alla creazione di una terza iterazione del nostro progetto
“Sound Envelopes”, questa volta in Russia. Tanti progetti, e il calendario è sempre aggiornato sul nostro sito: http://www.passepartoutduo.com/events

Life Factory Magazine vi ringrazia per il vostro tempo.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.