Se ne va un’icona dello sport italiano. Giampiero Galeazzi è morto a Roma, nella sua città natale, all’età di 75 anni dopo una grave forma di diabete contro cui combatteva da anni. È stato per circa 40 anni un giornalista sportivo della Rai, che verrà per sempre ricordato per le sue emozionanti telecronache, piene di pathos.
Indimenticabili quelle del canottaggio alle Olimpiadi di Seul del 1988, quando i fratelli Abbagnale con Giuseppe Di Capua conquistarono la medaglia d’oro. “Bisteccone” ha lavorato anche per “90° minuto”, “Domenica sportiva” e “Quelli che il calcio”, raccontando gli scudetti del Napoli di Maradona, della Roma e della Lazio, di cui era tifoso. Ha commentato per diversi anni il tennis e per sei edizioni dei Giochi il canottaggio, di cui fu un professionista prima di diventare giornalista. Si laureò infatti campione italiano nel singolo nel 1967 e nel doppio l’anno successivo, insieme a Giuliano Spingardi.

A dare la notizia della sua scomparsa è stata proprio la Rai, che lo ha definito un “inimitabile collega”. Numerosissimi i ricordi e gli omaggi da parte dei famosi personaggi dello sport e dello spettacolo, a cominciare da Giuseppe Abbagnale e Adriano Panatta. Infine il tributo dell’Olimpico, lo stadio della sua squadra del cuore, che nel pre-partita di Italia-Svizzera gli ha riservato un lungo e commosso applauso, accompagnato da una standing ovation dei 52 mila spettatori presenti sugli spalti.
Categorie:Sport
Rispondi