“Lo scioglimento dei ghiacci” di Valerio Cruciani

Lo scioglimento dei ghiacci è un libro molto particolare, tratta di argomenti scottanti e al contempo offre diversi spunti di riflessione.

Trama: Roberta è una studiosa dello scioglimento dei ghiacciai. Ha un marito, una figlia, una vita serena. Quando le viene proposto di girare un porno, accetta senza esitare. Roberta non parla, non si confida, non cerca consenso né disapprovazione, non fa dichiarazioni politiche, non chiede scusa, non chiede niente. Nei tempi del #metoo e del revenge porn, Roberta sceglie di farsi sbattere da tre uomini davanti a una telecamera. Mentre il mondo intorno a lei frana, e i ghiacciai continuano silenziosi a scivolare.

Recensione

A cominciare dalla libertà di azione di una donna e a quanto sia ipocrita la società odierna, non poi tanto progredita. Roberta è una signora rispettabile, avvenente e ancora giovane, che pare apprezzare la solitudine, spesso non solo fisica ma una condizione mentale. Il suo lavoro consiste nel controllare i ghiacciai, il loro sciogliersi a causa del mutamento climatico, sia statisticamente che personalmente. Mentre esegue i suoi compiti scientifici si estranea da ciò che la circonda. Per il resto conduce le sue giornate nel seguire il lavoro del marito Luciano, nelle sue serate, un regista ambizioso che si sta facendo strada in un mondo volubile, sempre alla rincorsa del successo e di novità. In mezzo a questa routine Roberta non si sente pienamente soddisfatta e fra le righe è chiaro. La figlia di lei è appena una comparsa, vive all’estero e l’ha avuta in una relazione precedente.

Quando Roberta accetta di prendere parte a una pellicola hard è un gran colpo di testa. Ma è comunque una sua scelta, nessuno l’ha costretta. Certo, i soldi guadagnati sono stati allettanti, ma lei non si è esposta per qualcosa di banale come il danaro. Forse non sa neppure lei cosa l’ha spinta in un azzardo tanto ardito, fatto sta che è diventata una di quelle pedine che contraddistinguono la strumentalizzazione del sesso: non un atto naturale, d’amore, bensì un atto osceno, volgare.

Che shock per il marito, una vergogna, un’onta che grava su sua moglie e soprattutto su di lui. Ma come l’ha scoperto? Per caso, una sera mentre era alla ricerca di un piacere solitario, clicca volutamente su un video porno e si ritrova a riconoscere le sembianze dell’attrice. Le certezze di Luciano crollano, ormai si sente tradito, quando lui stesso ha cercato di soddisfare un piacere attraverso materiale pornografico. Follie accecano la sua mente di uomo ferito e intanto la vita di Roberta, il cui sbaglio è quello di non essersi confrontata con la sua famiglia, prende la direzione della rovina, additata come una leggera. Tutto attorno a lei si scioglie come quei ghiacciai che studia con attenzione, solo per un unico azzardo, tanto che perfino i suoi genitori dall’aldilà giudicano. Ho trovato potente e azzeccata la metafora sui ghiacci e la distruzione sociale di Roberta, adatta alla situazione che si viene a creare. Si giudica ma intanto si guarda, una realtà che ha del paradossale.

Il romanzo non è assolutamente pornografico, non si scende in dettagli scabrosi nè la storia ruota attorno a quel mondo. Si incentra tutta sui personaggi, sul loro profilo psicologico, sul loro passato, i loro incontri, sulle conseguenze di un flusso che non si riesce a placare. L’autore accenna anche al movimento #metoo contro lo sfruttamento di potere tramite le avances sessuali, lo scandalo del decennio che ha portato Hollywood al centro di una polemica e all’abbattimento di un circolo vizioso che va avanti da troppo tempo. Una contraddizione forse alle geste di Roberta. Ma il concetto su cui voglio porre una riflessione è: invece di criticare il giusto o il sbagliato, non è più importante il non costringere le persone a fare ciò che non vogliono? Se una donna svolge questo tipo di mestiere, questo non vuol dire che un uomo si possa permettere delle libertà,o violenze, su di lei.

Una lettura che mi sento di consigliare, una struttura originale e che si legge facilmente.

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