Linguaggio editoriale e non solo

«Ora inizio a scrivere un libro» Quanti hanno detto queste parole? Immagino ognuno di noi. Ebbene alcuni lo fanno, anzi sono in molti che si mettono al computer e iniziano il loro viaggio nel mondo della scrittur e poi dell’editoria, non sapendo bene a cosa vanno incontro.

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L’editoria ha un vocabolario tutto suo che si incontra e mescola con quello del Web, e il povero autore si scontra con queste dure realtà. Con questo articolo speriamo di dipanare qualche dubbio e incertezza, anche se nel web ci sono milioni di pezzi simili. Anche noi diciamo «Ora scrivo un articolo sull’editoria.»

Ecco il nostro piccolo Life Editoria Vocabolario:

  1. Cartella: In editoria non si parla di pagine o fogli word, ma di cartelle. Le cartelle sono calcolate dal numero totale dei caratteri spazi inclusi diviso (:) 1800, il risultato che vedere sul display della calcolatrice è il numero delle cartelle. Quindi se vi chiedono una sinossi di 1 cartella, vuol dire che dovere scrivere 1800 caratteri spazi inclusi. (Piccola avvertenza, alcune CE chiedono la divisione a 2000.)
  2. Sinossi: È quello scritto che contiene, in forma breve (di solito una cartella), tutto quello che succcede all’interno del romanzo con il finale.
  3. Biografia: una presentazione dello scrittore e  non deve essere un curriculum vitae lungo un “rotolone Regina”. Anche perchè chi lo riceve non lo legge tutto, si stufa dopo poche righe. Quindi il consiglio è di non essere prolissi ed egocentrici. L’umiltà è la migliore via per conquistare chi legge.
  4. CE: è l’abbreviazione di casa editrice.
  5. NOEAP/EAP: NOEAP è editoria non a pagamento; EAP editoria a pagamento.
  6. Doppio Binario: sono quelle case editrici che a volte pubblicano in NOEAP e altri in EAP. Questo succede quando uno scrittore è alle prime armi e non vogliono esporsi più di tanto.
  7. Presentazioni: sono quegli appuntamenti in cui uno scrittore pubblicizza il suo lavoro. Per chi pubblica con case editrici piccole/medie è lo stesso autore che deve organizzarsi per trovare il luogo, il relatore e farsi la pubblicità.
  8. ePUB, Mobi, iBooks: sono le estensioni degli eBooks. MOBI sono i formati di Amazon
  9. Gruppi Facebook: uno scrittore alle prime armi deve iscriversi ad alcuni gruppi così da pubblicizzare, nelle giornate stabilite, la sua opera. Di solito gli hastag sono #spam, #librospam, #weekendspam
  10. Bookblogger: in Instagram spopolano le blogger che leggono e recensiscono. Anche in questo campo bisogna stare all’erta, perchè ci sono blogger che chiedono cifre più o meno importanti per scrivere una recensione. Il consiglio di LFM è di cercare chi recensisce per passione, senza chiedere denaro. Se poi lo fanno per lavoro, allora richiedete la ricevuta. Un altro consiglio è di controllare i post pubblicati (non essendoci più il numero dei likes non conoscete le visualizzazioni, ma almeno guardate che la recensione pubblicata sia stata vista da più di 5 utenti.)
  11. Social Networks: uno scrittore deve essere presente in tutti i social e deve cercare di interagire con i suoi lettori. Ormai nell’era di internet e della comunicazione diretta, il fan vuole sapere e avere uno scambio diretto con lo scrittore.
  12. Visibilità: commentate, scrivete, fate stories, aggiungete foto. Muovetevi tra le pagine dei social e dei blog con padronanza non dimenticandovi del vostro libro.
  13. Fiere ed eventi: non mancate a questi appuntamenti, per lo scrittore sono una vetrina importante.

 

Scriveteci se avete domande o volete raccontare la vostra esperienza. lifefactorymag@gmail.com

La prossima puntata sarà: Piccola e Media editoria, chi sono e come sceglierli.

 

 



Categorie:Autori, Case editrici, Sapere

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