Buio Padre di Michele Vaccari

118 “Uno, uno, otto / aggiusta ciò che è rotto.”
Crinale è un borgo sperduto tra i monti liguri e i loro boschi; un paese che potrebbe accostare al suo nome pure quello dell’ inferno.
Raul, Adamo, Dafne e Vinicio sono un quartetto bello colorito sia per assortimento che per linguaggio, quattro giovani anime unite nell’amicizia, non un semplice gruppo bensì un più assoluto. Un’ultima estate insieme, terribile, ma da inseparabili.
Tutto quasi perfetto fino al giorno dell’ – Apocalisse – e del quando a Pieve del Diavolo viene organizzata una festa a sorpresa per Vinnie, il modo… l’unico, per dirgli: tutti ti dimenticheranno, ma noi no!

All’alba del giorno dopo, tutto è già successo da almeno un’ora, l’orrore è visibile e lo sgomento esalta l’angoscia mentre ridimensiona tutte l’emancipazioni personali.
Un’alluvione colossale ha deformato il paese, lasciando soltanto una mera illusione di cos’è rimasto sotto la superficie melmosa. Ed ecco l’inferno tra gemiti e lamenti. Crinale cancellata, l’intera comunità privata di un futuro, menomata su ogni fronte.
“la vita è un soffio che dura quanto un’onda di risacca che nulla ha a che vedere con
l’eternità imposta dalla fine.”

Una prosa cadenzata da un ritmo unico e da un timbro originale, regala una visione mistica e poetica dell’ambiente e della Natura che circonda e avvolge il borgo ligure.
Vaccari unisce la narrativa all’attualità in un mix funzionale alla storia rendendo fluida ogni parola; grazie a ciò, pensieri d’oggi richiamano alla mente saggezza di un passato remoto troppo semplicemente dimenticato.
Paesi che perdono identità, paesi che si svuotano o che nella peggiore delle ipotesi diventano discariche a cielo aperto. A momenti la storia è lasciata in sospeso, alleggia nella mente del lettore e nel mentre prende il suo posto un affascinante underplot; il lato più significativo, ancestrale e leggendario del libro, arricchendolo di ulteriori elementi misteriosi e paranormali.

Si narra di Crinale, l’unico borgo della Valle che resiste alla tecnologia ed allo scorrere del tempo. Crinale ed il suo bosco, unico padrone dell’uomo “selvaggio”…
Un libro unico e innovativo nel modo di miscelare filoni letterari mettendo in luce tematiche importanti sia umane che sociali.
Un romanzo di formazione che da voce a quattro protagonisti degni del Club dei perdenti! Efficaci, profondi, ognuno con i suoi punti di forza e debolezza. Chi sarà l’eroe in questa battaglia generazionale?
Suggestivo, arioso, colto, scorrevole… gli aggettivi si sprecano… da leggere!



Categorie:Gialli & Thriller

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