CODICE 612 Chi ha ucciso il Piccolo Principe? di Michel Bussi

La mattina del 31 luglio 1944 Antoine de Saint-Exupéry decolla da Borgo, in Corsica, in missione militare di ricognizione. 

Nessuno lo rivedrà più. La sua scomparsa rimarrà un enigma per quasi sessant’anni, finché in seguito a uno stupefacente concorso di circostanze vengono ripescati nel Mediterraneo alcuni rottami del bimotore americano sul quale volava.

È dunque la fine del mistero di Saint-Exupéry? Il corpo dello scrittore non è mai stato ritrovato. Le poche testimonianze raccolte si contraddicono.

Il nuovo romanzo dell’autore francese Inizia così, e da questo quesito prende forma l’idea narrativa di Bussi con l’intento di fare luce su quello che ha tutta l’aria di essere un enigma vero e proprio e la cui soluzione è stata dissimulata dallo stesso scrittore de Il Piccolo Principe. In quasi duecento pagine l’affermato autore crea la sua investigazione data in mano ai più esperti: i membri dell’occulto Club 612.

E se quel racconto fosse un “testamento” contenente degli indizi importanti? Nuova luce e nuovi riflettori all’opera del 1943. Tutti i fatti, aneddoti e riferimenti alla vita di Saint Exupéry esposti sono veri.

Tutto tutto fedele all’opera originale, tutto una strana similitudine tra il Principe e Antoine.

Potevo non incuriosirmi e provare ad indagare anch’io sotto la guida dei due investigatori esperti? Se avete amato, come me, quel magico libriccino bianco;  se vi siete mai chiesti perché il serpente, perché la volpe o tante altre domande simili; se vi piace indagare, se avete amato Dieci piccoli indiani, se vi piacciono misteri impressionanti o quando le coincidenze diventano incredibili… ecco che apprezzerete l’acume di Bussi e divorerete queste pagine a bocca aperta!

Se non avete letto ancora l’originale, non preoccupatevi perché sarete accompagnati passo dopo passo… e comunque direi che questa è un’ottima occasione per una combo e recuperarne entrambi; d’altronde dopo la Bibbia è il libro più tradotto e più venduto al mondo!

“Ogni dono è una responsabilità. Una bella ragazza deve truccarsi, un atleta deve allenarsi, un artista deve creare, un genio deve inventare.”



Categorie:Storico

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