Dopo il successo di “Tutte quelle volte”, arriva il nuovo singolo di Daniele Nicolò, “Mario è partito” ad anticipare l’album.
Il brano trae ispirazione dal dispiacere e dallo sconcerto suscitato dalle morti ravvicinate di giovani ragazzi romani a causa dell’abuso di droghe. Mario, che li rappresenta, non fa più ritorno dal suo viaggio lasciando sgomenti quanti apprendono la notizia della sua morte. Dopo lo shock iniziale, il dramma suscita una riflessione introspettiva sulle cattive abitudini, frutto del ricordo di esperienze e di vizi analoghi a quelli che hanno portato alla perdita di Mario. L’arrangiamento tende a creare un’atmosfera dance, per conferire un tocco di leggerezza ad un brano di per sé impegnativo nelle tematiche.
Il videoclip, che traduce il senso del testo in immagini suggestive, è stato realizzato da DECH, ne abbiamo parlato con Daniele stesso….
Come nasce Mario è partito?
Nasce da una triste vicenda di cronaca che ha visto morire diversi giovani ragazzi gay a causa dell’utilizzo di droghe a fini ricreativi… la notizia dell’ennesima “morte da sballo” mi ha spinto ad una riflessione sulle cattive abitudini in cui spesso a tutti noi capita di cadere.
Raccontaci qualcosa del video…
Girare il video è stato molto divertente, ma anche impegnativo soprattutto da un punto di vista climatico perché le scene sono state girate in varie zone di Roma all’aperto a Dicembre, e il mio outfit era tutt’altro che invernale. Una bella esperienza perché c’è stata una grande sinergia con tutto lo staff di DECH, l’energia positiva che si è respirata sul set che ha reso il tutto più semplice, lo vedrete molto presto!
Come è nata la collaborazione con Pietro Cunsolo e Ilario Sergi?
Ha avuto inizio durante il primo lockdown quando, liberi da impegni lavorativi, abbiamo voluto, quasi per gioco, divertirci con la musica, creando le nostre prime canzoni. Col tempo il gioco si è trasformato in una vera collaborazione artistica. Con loro ogni brano è una nuova avventura in cui mi butto a capofitto per creare sempre qualcosa di diverso, giocando a mescolare generi, trovando e sperimentando ogni volta nuove vie espressive e comunicative .
Raccontaci le tue esperienze artistiche e come ti sei avvicinando al mondo musicale…
Ho iniziato anni fa con le classiche serate di pianobar e concorsi canori, poi con la partecipazione ad alcuni format televisivi. La mia prima partecipazione televisiva avviene con il programma “Uno Mattina Estate”, dove mi sono esibito, in tre puntate, in un contest canoro, che mi ha visto poi vincitore. Successivamente ho partecipato a “I Raccomandati”, accompagnato da Luisa Corna. L’ultima partecipazione è quella di “The Voice Of Italy”, nel 2013. In seguito ad alcuni motivi personali mi sono purtroppo allontanato dalla musica per diversi anni finché, circa tre anni fa, ho trovato il coraggio di rimettermi in gioco. Da lì, la nascita del mio ultimo progetto, grazie al quale, come primo traguardo, ho partecipato al Premio Mia Martini 2021, vincendo il premio della critica con il mio inedito “Scabrosa Atipìa”. A questo ha fatto la seguito la pubblicazione dei mie primi due singoli, “Dentro l’eco” e “Sabbia e Petrolio”.
Faresti un talent?
Mi piacerebbe molto fare l’esperienza di un talent, soprattutto per avere la possibilità di lavorare con professionisti e fare nuove esperienze. Chissà che questo 2023 non porti qualche bella novità.
E un duetto o feat?
Sicuramente adorerei duettare con artisti come Giorgia, Elisa, Mengoni, e perché no Lady Gaga, ma anche con artisti molto diversi da me, al fine di unire generi e stili differenti, come Mahmood.
Quali sono i tuoi progetti per i prossimi mesi?
Sto già lavorando per l’uscita del mio album nel 2023, con alcuni dei pezzi già pubblicati ed altri che sono in fase di lavorazione. Seguitemi per tutte le news!
Ph. Alexandra Popova
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