Con la sua scrittura curata e particolareggiata Scarlett Douglas Scott presenta ai lettori il suo romanzo storico e li accompagna in una trama dove i personaggi si incastrano con realismo e perfezione nel contesto storico. Un libro ideale per gli appassionati del genere di Via col vento e Poldark
Salve Scarlett, benvenuta tra le pagine di Life Factory Magazine e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Ci racconti qualcosa di lei.
Sono un’autrice eclettica, spazio dal romance al giallo, al paranormal e allo storico, alternando i generi ogni volta che trovo un’ispirazione interessante. Scrivo da oltre vent’anni, ho pubblicato con diversi autori e in self, trovando sempre un modo per crescere e migliorare il mio stile.
La scrittura è per me un lavoro vero e proprio, e vi dedico lo stesso tempo che dedicherei a un’impresa commerciale. Ho una mente analitica e portata per le trame strutturate, un modo per trovare ordine nel caos del quotidiano.
A febbraio 2022 è uscito, per la casa editrice Literary Romance, il suo nuovo romanzo L’erede dei Gainsbourg. Potrebbe presentarcelo brevemente?
Questo volume è un’opera complessa che si sviluppa su diversi livelli narrativi. Nasce come romanzo realistico ottocentesco, ossia un’opera corale, dove si narrano le vicende non solo di due personaggi ma di un’intera famiglia, come era di moda ai tempi di Dickens. Ogni personaggio svolge nella trama un suo ruolo ben definito, senza il quale non si potrebbe giungere al lieto fine, anche per quello che riguarda i personaggi minori.
Qual è il contesto storico in cui ha deciso di ambientare L’erede dei Gainsbourg e come mai lo ha scelto?
Ci troviamo nel 1885, nell’epoca della prima rivoluzione industriale, l’invenzione della macchina a vapore, che ha spinto in avanti l’economia inglese della prima metà dell’800. Ho scelto come location il Great Manchester, l’area delle contee che è famosa per l’estrazione del carbone.
La mia scelta parte dalla passione per gli scavi minerari, ma soprattutto per aver apprezzato la saga dei Poldark di Graham. Avevo in mente da tempo di scrivere una storia sulle miniere, e ho trovato il giusto contesto. È un periodo storico incredibilmente rivoluzionario, tenendo conto che ha visto la nascita dei primi sindacati dei lavoratori, del Mine’s Act che finalmente regolarizza il lavoro minorile e femminile nelle miniere, e della lenta evoluzione commerciale dell’Inghilterra, da paese agricolo a industriale, con la fondazione delle acciaierie e dei cotonifici.
Come e perché nascono i personaggi di Nigel e Athena?
Nigel è un medico chirurgo che cerca tecniche innovative verso la medicina psichiatrica, e avrà un suo filo narrativo per quanto riguarda sua sorella, internata a Bedlam con la diagnosi di pazzia. Nel contesto storico in cui si trova, purtroppo Nigel si deve scontrare con l’ottusità dei colleghi e gli intrighi politici dei parenti titolati.
Athena è una donna alternativa, troppo moderna per i suoi tempi. Suo malgrado si trova a dover gestire le miniere di famiglia, in un campo dove le donne non sono apprezzate. Indipendente, selvaggia, scontrosa e orgogliosa, sarà costretta a scendere a compromessi sempre più difficili, per poter salvare il patrimonio della famiglia Gainsbourg. L’arrivo di Nigel sarà la sua unica àncora di salvezza, in un primo momento, e successivamente la scoperta dell’amore.
Sta lavorando a qualche nuovo progetto?
Sì, sto lavorando all’edizione integrale di un romanzo già pubblicato, La Stagione dei Narcisi. Ho deciso di ampliarlo, aggiungendo un prequel e un sequel, che spero di pubblicare in primavera, con il titolo “Quando torneranno le rondini”. Tornerò quindi con un romance storico, ambientato per metà in Galles e per metà in Italia, ma ci saranno anche altre straordinarie locations di cui per ora mantengo il segreto. A primavera sarà tutto rivelato.
a cura di Caterina
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