Con una narrazione fluida, moderna, attenta e riflessiva, l’autrice Stefania Convalle, ci porta a scoprire Una straordinaria solitudine, un romanzo emotivo che cattura
l’attenzione del lettore, coinvolgendolo nella storia
Salve Stefania, benvenuta tra le pagine di Life Factory Magazine e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Potrebbe raccontarci qualcosa di lei e della sua esperienza in ambito editoriale e letterario?
Grazie per l’ospitalità, prima di tutto. Raccontarsi non è mai facile, in poche righe, soprattutto quando si ha vissuto un bel pezzo di vita, e intensamente. Credo di essere una persona fortunata per aver avuto la possibilità di seguire la strada a me più affine: la scrittura, declinata in tutte le sue forme. Infatti, sono partita tanti anni fa come autrice, per poi allargare il raggio d’azione in questo campo guidando laboratori di scrittura molto particolari, fondando un premio letterario (Dentro l’amore) e organizzando vari eventi letterari che coniugassero la parola scritta ad altre discipline artistiche, come il tango argentino, per fare un esempio. Infine, fondando una casa editrice, Edizioni Convalle, la mia creatura che ha imparato in fretta a camminare! Insomma, la scrittura è la mia vita. Ma l’amore più grande è scrivere i miei romanzi e le mie poesie, quando lo faccio mi sento davvero “a casa”.
A marzo 2022 è uscito, per Edizioni Convalle, il suo nuovo romanzo Una straordinaria solitudine. Potrebbe presentarlo ai nostri lettori?
È un romanzo nato e cresciuto nei momenti in cui, avvolta dalla musica che uso per scrivere, entravo nella mia oasi personale per raccontare una storia che procedeva in base all’ispirazione del momento. Non scrivo mai con un progetto, ma vado solo d’istinto e d’ispirazione. Così è nato anche questo romanzo dove protagonisti sono gli esseri umani con i loro sentimenti, i pensieri più nascosti, i conflitti che affollano le esistenze di ognuno. Una storia dove i sentimenti sono in primo piano, insieme allo scavo psicologico dei personaggi, il tutto scritto in prima persona, per immedesimarsi al meglio in ognuno di loro. Quando parlava Sophie, ero lei. E così con Maryanne e perfino con Victor, anche se personaggio maschile. Un romanzo che ruota su una domanda nascosta tra le righe, cioè se anche l’amore sia, alla fine, una straordinaria solitudine.
Il destino ricopre un ruolo importante in Una straordinaria solitudine. Come e perché ha deciso di affrontare questo aspetto nel romanzo?
Il Destino è molto presente nei miei romanzi, perché penso che sia l’elemento che ha grande peso nella vita di ognuno. Sta a noi assecondarlo o contrastarlo e da questo, a volte, dipende la nostra felicità.

Chi è Sophie, la protagonista di Una straordinaria solitudine, e quale messaggio ha voluto trasmettere ai lettori attraverso la sua figura?
Sophie è una donna che mi assomiglia, per certi versi. Ama la sua solitudine, che non vive con disagio, ma quasi la cerca, poiché ne apprezza il valore. La solitudine – stare bene con sé stessi – è la più grande conquista di ogni essere umano. Scrive poesie e lavora in una libreria, si circonda quindi di libri, parole, arte. Ma l’amore guida la sua vita, un amore che per certi versi si eleva, guidando le sue scelte. Ma sarà proprio allora che interverrà il Destino.
Il messaggio che ho voluto trasmettere? Parto dal presupposto che non ho questa presunzione, quando scrivo. Scrivo e basta. Ma se dobbiamo proprio trovarne uno, che poi è un filo conduttore che troviamo in tutti i miei romanzi, è che non si deve mai perdere la speranza, perché la Vita ci sorprende sempre, se qualcosa o qualcuno è a noi destinato.
Non è mai troppo tardi, fino a quando siamo su questa terra. Mi piace pensare che quando il lettore arriva all’ultima pagina, chiuda il libro con un sorriso di serenità, anche di commozione. Riuscire a portare emozioni nella vita del lettore, quando legge le mie opere, è il mio intento. Accade spesso, mi dicono. E sono convinta che il motivo è che scrivo con il cuore, spogliandomi completamente davanti al foglio bianco.
Sta lavorando a qualche nuovo progetto?
Ho appena terminato il nuovo romanzo. I miei progetti? Tanti, a partire dal far conoscere le mie opere a tanti lettori. E poi far crescere Edizioni Convalle, solida e forte, circondandomi di persone – autori e lettori – che abbiano una sana motivazione: l’amore per la scrittura, per la lettura, condividendo il bello della parola scritta. Aggiungo che un progetto importante sta facendo il suo cammino, se giungerà a destinazione avrò realizzato uno dei miei sogni, ma mi limito a incrociare le dita e a esercitare la pazienza di aspettare il tempo necessario.
a cura di Caterina Franciosi
Categorie:Autori, interviste
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