Emanuele Presta: con una penna tra le mani e la chitarra tra le braccia

I Quadri di Margaret: il brano narra la storia di un viaggio immaginario, dove il protagonista si imbatte in ben 24 opere (tra quadri, sculture e affreschi). Affronta e combatte questi quadri animati, con lo scopo di trovare sia la propria amata che la propria libertà.

Hai scelto il cantautorato come genere musicale. Perché questa scelta? Dopo aver fatto un viaggio o dopo aver visto un film, capita che mi trovo con una penna tra le mani e la chitarra tra le braccia; gli accordi escono fuori e la penna inizia a danzare. Non l’ho scelto io e non so il perché, ma scrivere una canzone di stampo cantautorale è la cosa più spontanea che io riesca a fare.

Dal 7 ottobre è disponibile nelle piattaforme digitali e in radio I Quadri di Margaret, tuo nuovo singolo. Puoi spiegare ai nostri lettori di cosa parla? Il brano narra la storia di un viaggio immaginario, dove il protagonista si imbatte in 24 opere, tra quadri, sculture e affreschi. Affronta e combatte queste opere animate, con lo scopo di trovare la propria libertà.

Oltre la musica che arti preferisci? Amo l’arte, il cinema e la poesia. Ho scritto questa canzone sull’arte proprio perché ne sono davvero appassionato. Se non fosse stato per il film “Big eyes” di Tim Burton, non avrei sicuramente scritto questa canzone e molto probabilmente non avrei mai iniziato a scrivere canzoni, se non avessi mai cominciato a scrivere prima poesie. L’arte, nel più ampio del suo termine, mi ha praticamente salvato la vita.


Come valuti la commistione fra le arti? 
Credo che la commistione fra le arti sia un concetto molto più complesso di quello che sembra. Del resto, chi può dire quando il testo di una canzone diventa poesia? È questo il bello dell’arte, riesce a farci viaggiare, dimenticando di essere oggettivi.

Per I Quadri di Margaret hai collaborato con diversi artisti. Come li hai selezionati? Come li hai conosciuti?
Ho scelto quelli che sono, per me, i migliori artisti della Romagna. Li ho conosciuti attraverso il maestro Riccardo Pasini, produttore del brano. I musicisti che ho scelto riescono a dare sempre un tocco magico alle canzoni, è impossibile farne a meno. Agnese Alteri (voce e cori), Francesco “Fresco” Cellini (violoncello), Alessandro De Lorenzi (chitarre), Elena Majoni (violino), Andrea Para (percussioni), Roberto Villa (contrabbasso).
La copertina è di Costantino Di Bruno.



Categorie:interviste, Musica

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