“Il male che gli uomini fanno” di Sandrone Dazieri – Harper Collins

Tanti sono i personaggi che compongono un thriller dalle radici profonde, in cui davvero il tempo di annoiarsi non è contemplato. Una storia iniziata ben trent’anni prima, segnata dalla corruzione e dall’ingiustizia.

Trent’anni fa Itala Caruso, poliziotta soprannominata la Regina e a capo di un giro di corruzione, viene incaricata di trovare le prove per mandare in carcere l’uomo accusato di essere il Persico, l’assassino che ha rapito e strangolato tre ragazze adolescenti. Itala non può rifiutare, ma sa che sta facendo la scelta sbagliata.

Oggi, un uomo dai lunghi capelli bianchi rapisce sul cancello di casa la sedicenne Amala Cavalcante e la imprigiona nel sotterraneo di un vecchio edificio. Amala capisce che non uscirà viva da lì, a meno che non trovi il modo di fuggire.

Francesca Cavalcante è la zia di Amala ed è un avvocato. Trent’anni prima ha difeso senza successo l’uomo accusato di essere il Persico. Lei sa che il suo cliente era innocente, e che il vero assassino è ancora in giro. E che forse è stato lui a rapire sua nipote.

Gershom Peretz, detto Gerry, dichiara di essere un turista israeliano, ma è arrivato subito dopo il rapimento di Amala e sembra disposto a tutto pur di ritrovarla. Anche a uccidere.

A otto anni di distanza da Uccidi il Padre, Dazieri torna con un thriller straordinario. Il ritmo che lascia il lettore senza fiato, il perfetto meccanismo narrativo, la capacità di entrare nella mente degli esseri umani, che siano vittime o mostri, e di creare personaggi indimenticabili come Gerry o Itala, fa capire perché i libri di Dazieri sono tradotti in più di trenta paesi e lui è l’autore italiano di thriller più letto e amato nel mondo.

Recensione

Una ragazzina abita in campagna ed è di ritorno da scuola, sola. Una preda facile per un rapimento ben studiato da un tempo indefinito. Un’altra giovane vita vittima della follia degli adulti. Dal principio si comprende che la scelta non è casuale, ma parte di un piano specifico. Amala è stata presa e sta pagando per vecchie colpe di cui neppure è a conoscenza. Francesca Calvancante è la zia della rapita ed è tornata in Italia giusto in tempo di immischiarsi nelle indagini. Avvocato, ha preso in gestione lo studio del genitore, anche se stare in quei luoghi le rammenta un suo ex assistito, colui che hanno condannato con l’accusa di essere il Persico, un serial killer di tre minorenni trovate morte vicino a scorci d’acqua. Trent’anni sono trascorsi e Francesca non ha mai dimenticato che a pagare è stato un innocente. Ha sempre sospettato che ci fosse qualcosa di sordido nelle prove trovate su di lui, purtroppo però non ha mai potuto dimostrarlo.

Ma cosa c’entra quel vecchio caso con il rapimento di Amala? Forse tutto, forse nulla.

L’autore si serve infatti del presente e del passato, due spazi temporali che man mano colmano ogni lacuna lasciata per invogliare il lettore a non staccare gli occhi dalle pagine, E ci riesce egregiamente. Non solo le dinamiche sono accattivanti, ma il profilo psicologico e umano dei protagonisti è ben studiato, badando che ogni cosa si ricolleghi tra di esse. Ed è il risvolto che cerco nei romanzi, in particolare in un genere come il thriller, dove non sempre le coincidenze sono appunto coincidenze. Nel romanzo di Dazieri non vi è solo il buono e il cattivo, ma personaggi che posseggono luci e ombre. Lati diabolici, corrotti, ma anche giustizieri e possessori di lati teneri. Non abbiamo dunque tutti sia oscurità che il bisogno di essere buoni? Questi elementi non vengono a mancare.

Il passato si riferisce agli anni in cui l’assassino, detto Persico, sta per essere inchiodato dopo l’ultimo omicidio. Per l’accusato non vi è scampo, quando a Itala viene spiegato cosa deve fare. Benchè il dubbio che Contini sia il colpevole o meno, ormai è condannato. Il motivo non viene spiegato a Itala, lei comunque acconsente. Deve. La Regina, con questo soprannome viene chiamata, è una donna di ferro, una poliziotta non di sicuro estranea alla corruzione. Una strada intrapresa da buona parte dei suoi uomini e dai superiori. Una realtà molto triste e ingiusta, ma reale. Tuttavia, Itala non è completamente venduta, soprattutto quando scopre altri omicidi e sparizioni.

Tornando al presente, Francesca riceve aiuto da una figura assai misteriosa: Gerry. Un israeliano che sa fin troppo di due casi diversi ma che si accavallano. Un giustiziere, un giusto, un assassino col sangue freddo. In tutto ciò non si vede l’ora di scoprire quali sono i collegamenti, i motivi che spingono i personaggi a compiere le loro azioni. Sacrosante e sbagliate.



Categorie:Gialli & Thriller, Libri

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: