Primi nel medagliere degli Europei di nuoto, campioni del mondo di pallavolo, ma anche campioni europei nei 100 metri, nel salto in alto e nei 10.000 metri. È quanto l’Italia è riuscita a conquistare in 32 giorni: una cavalcata iniziata l’11 agosto, con il via ai campionati europei di nuoto a Roma, e terminata l’11 settembre, con gli azzurri del volley che hanno sconfitto i padroni di casa della Polonia nella finale mondiale. In mezzo gli Europei di atletica leggera a Monaco di Baviera, dove l’Italia ha portato a casa tre ori tra gli 11 podi raggiunti.
Sono 67 invece le medaglie conquistate dagli azzurri del nuoto, di cui 24 ori, nell’edizione di casa al Foro Italico: 40 in più rispetto a quelle ottenute dalla Gran Bretagna, che si è classificata al secondo posto. La storica prima posizione nel medagliere è arrivata grazie a 33 podi ottenuti nel maschile e 26 nel femminile. Tra i protagonisti, Thomas Ceccon che ha vinto quattro ori e due argenti tra dorso, farfalla e staffette. Quattro ori anche per Giorgio Minisini nel nuoto artistico. Nicolò Martinenghi è arrivato primo nella staffetta 4×100, nei 50 e nei 100 rana. Il capitano Gregorio Paltrinieri, invece, ha portato a casa con due ori in acque libere e negli 800 stile libero, oltre a un argento nei 1500 metri. Tra le donne, Simona Quadarella ha vinto l’oro negli 800 e nei 1500 stile libero, mentre Margherita Panziera è arrivata prima nei 100 e nei 200 dorso. Ora per il nuoto azzurro inizia la preparazione in vista dei Mondiali di Fukuoka nel 2023 e delle Olimpiadi di Parigi nel 2024, dove l’Italia punterà a migliorare le due medaglie d’argento e le quattro di bronzo vinte a Tokyo.
Chi ha confermato i successi olimpici dello scorso anno è stato Marcell Jacobs. L’atleta azzurro ha vinto la finale dei 100 metri agli Europei di Monaco, fermando il cronometro a 9,95 secondi, nonostante fosse reduce da un infortunio che lo aveva costretto a saltare i Mondiali negli Stati Uniti. Ha ripetuto l’impresa di Tokyo anche Gianmarco Tamberi, che si è laureato campione europeo nel salto in alto – per la seconda volta dopo Amsterdam 2016 – con un salto di 2,30 metri al secondo tentativo. La vera sorpresa tricolore a Monaco è stata però Yeman Crippa, che ha vinto la medaglia d’oro nei 10.000 metri con il tempo di 27:46.13, rimontando diverse posizioni negli ultimi 300 metri. Un trionfo nella disciplina che in Italia mancava da 32 anni.
La scia di successi è culminata con la vittoria mondiale degli azzurri della pallavolo, che hanno sconfitto in finale la Polonia per 3-1. Nello stadio di Katowice l’Italia ha perso il primo set 25-22, per poi vincere gli altri tre 25-21, 25-18 e 25-20. Si tratta del quarto titolo mondiale per la Nazionale italiana, l’ultimo era stato vinto nel 1998. Un risultato storico raggiunto con 12 esordienti in squadra, a seguito del ricambio generazionale avvenuto dopo le deludenti Olimpiadi di Tokyo. Si è interrotto così il dominio di Brasile e Polonia, che si erano divise le ultime cinque edizioni dei campionati mondiali. Un nuovo inizio, con la speranza di vedere lo sport azzurro proseguire in questa serie di vittorie, anche in altre discipline.
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