Ho scelto di andare al mare con “Il calamaro gigante” perché, come ho ascoltato da Fabio Genovesi alla sua bellissima presentazione, quando pensi al mare tutto è più vero.
Il mare è colui che decide e non l’uomo.
Il mare non è artificioso come le città… ripeto il mare è vero.
Ho scelto di scoprire Il calamaro gigante per lo stesso motivo per cui, probabilmente,
l’autore lo ha scritto: ho deciso di vedere oltre, perché c’è tanto di più di quello che vediamo o che vogliamo solo scorgere per paura di veder troppo.
“quando scegli di saltare sull’arcobaleno, il
grande grigio intorno ti guarda male.”
Questo romanzo cerca di non far perdere l’istante dell’ormai è troppo tardi, ormai, ormai… Rinnova lo stupore, tanto consueto in noi da bambini, sempre più carente in noi da adulti.
Fabio Genovesi racconta la vera storia del calamaro gigante, insieme a mille altre storie che come tentacoli si stendono dall’oceano a casa nostra e ci portano a riflettere in modo cosmogenico su tutto il nostro essere… che cosa siamo? Chi? E quanto effimeri siamo noi e la nostra esistenza?
Toccante l’omaggio che l’autore fa a Marjorie Latimer, una delle dieci donne inglesi più importanti nella storia della scienza;
e non è l’unico omaggio presente.
Se avete voglia di andar per mare ma in modo un po’ più filosofico e riflessivo, con una scrittura scorrevole e imparando un sacco,
potete partire per questo viaggio alla scoperta del Kraken.
Ahhh il mare… quante cose ignoriamo soltanto perché non siamo abituati a vedere veramente… spegniamo un po’ di luci e la magia avverrà.
“quanto siamo minuscoli in mezzo a tanta enorme potenza, tanta spaesante varietà, quanto è corta la nostra strada rispetto all’orizzonte intorno.”

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