Joseph Naklé fondatore e presidente di Peacox Basket Milano

Nasce a Milano è la unica squadra arcobaleno italiana di pallacanestro: Peacox Basket Milano. Totalmente inclusiva e ne fanno parte gay, etero, bisessuali e lesbiche. Tra le pagine di Life Factory Magazine ospitiamo Joseph Naklé fondatore e presidente.

Idea atipica e controcorrente quella di voler formare una squadra LGBTQ, ma come è nata? L’idea è nata dopo aver fatto 2 esperienze all’estero tra Barcellona e Parigi dove mi ero trasferito per lavoro e dove ho avuto l’opportunità di giocare con delle squadre LGBT storiche nei 2 paesi rispettivi. Lo sport LGBT in Spagna soprattutto è molto più sviluppato rispetto ad altri paesi europee con 6 Squadre (3 a Madrid, 1 a Barcellona, 1 a Zaragoza, 1 a Valencia). Una volta tornato in Italia non trovavo nessuna squadra del genere e quindi ho deciso di crearla ed ho avuto una mano dall’associazione sportiva LGBT di Milano, Pride Sport Milano che raggruppa diversi gruppi sportivi LGBT della città meneghina tranne il Basket.

Quali ostacoli ha incontrato, incontra e incontrerà? All’inizio era difficile trovare giocatori e diffondere la parola, ma con i social e la passaparola stiamo cresciuti tanto, le difficoltà attuali e di poter trovare Ragazzi che si accettano al 100% per poter far parte del gruppo che è apertamente LGBT (Tanti ancora non hanno
fatto un percorso di Coming-out totale e hanno paura della visibilità che la squadra invece gli potrebbe esporre pubblicamente, magari per paura di avere problemi al lavoro o nell’ambito famigliare o sociale con gli amici…) nel Futuro il grande challenge sarebbe di poter avere costanza e un zoccolo duro che rimane e
chi si impegna per poter crescere e per poter alzare il livello della squadra.

Il nome Peacox da dove nasce? I piumi sono sempre stati considerati come elementi che fanno parte dei simboli della comunità gay, poi il pavone è multicolore quindi fa riferimento all’arcobaleno e il COX è un doppio senso, un gioco di parole.

Nel mondo dello sport fare outing è ancora un problema, che consigli può dare per aiutare chi vorrebbe vivere una vita in piena luce? Mi rendo conto che fare coming-out nel mondo dello sport professionale dove la gente vive dallo sport e dai contratti legati a grandi sponsor non è affatto facile soprattutto in una società ancora dominata dai stereotipi che lega il calcio al machismo. Bisogna secondo me sensibilizzare sull’importanza di vivere la sessualità tranquillamente nel mondo dello sport senza essere discriminato o bullizzato. Uno può essere gay, bisessuale… ed avere un talento, non si deve essere per forza Eterosessuale per fare un tipo di mestieri. Credo che le federazioni sportive possano giocare un grande ruolo ma ancora non lo fanno per paura di perdere un certo tipo di pubblico molto legato ai valori tradizionali.

L’Italia, a differenza di altri Stati, ha ancora una mentalità bigotta e antiquata oppure si è messa o si sta mettendo al passo con i tempi? No, non credo, almeno Milano sicuramente no. Milano è all’avanguardia rispetto a tutte le altre Città, noto che comunque i ragazzi/ragazze della comunità LGBT spesso traslocano
in questa città e vivono meglio e noto anche che la nuova generazione nata e cresciuta con i social è molto più aperta con un atteggiamento molto più fluido che vede la diversità come ricchezza. Ma ovviamente rispetto alla spagna, per esempio, ancora c’è tanto lavoro da fare ma la storia dei 2 paesi con la cultura cristiana e diversa, in spagna dopo la morte di Franco dopo quarant’anni di franchismo, un regime in cui la religione cattolica era l’unica della nazione spagnola questo avrebbe allontanato molto i spagnoli della chiesa e ha fatto nascere l’aconfessionalità e di conseguenza si nota che i spagnolo sono molto più liberali su tutti i punti di vista. In Italia c’è ancora un grande legame con la cultura cristiana che non accetta apertamente la comunità LGBT anche se il papà sta cercando di distaccarsi dalla posizione ufficiale della Chiesa. Questo atteggiamento ovviamente non aiuta molto all’apertura necessaria per la convivenza pacifica e civile tra tutte le comunità qualsiasi sia la razza, religione e orientamento sessuale

Quali sono le prossime partite? Si è appena concluso il nostro primo torneo LGBT di Milano dove siamo arrivati secondi in classifica, abbiamo perso la finale con la squadra fortissima di Madrid (Loro giocano in campionato spagnolo). A giugno parteciperemo al torneo del Pride di Madrid e a Settembre parteciperemo al torneo multi sportivo di Barcellona.



Categorie:Curiosità, Sociale, Sport

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