I MY TIN APPLE sono una “Tin Rock “ band toscana, della provincia di Siena. E’ un rock molto personale che fa dell’immagine il proprio punto di forza. Magia e fantasia sono necessarie per evadere dallo stress che ci circonda c’è bisogno di colore, di trucco, di costume…e di viaggiare lontano. La musica è il mezzo ideale. Questo è il pensiero MY TIN APPLE.
Come vi siete conosciuti? Perché “Tin Rock” band?
Siamo amici da tanto tempo, alcuni di noi incontrati in ambito musicale altri in
percorsi di vita. Ci frequentiamo e stiamo bene insieme anche al di fuori del
contesto musicale, e se stiamo bene, ci sarà un perché! Ma in fondo, questa
faccenda della musica non finisce mai, con o senza strumenti in mano il gruppo
non smette mai di palpitare, una seducente maledizione che non ti risparmia
mai, notte e giorno. Tutto questo entra nelle nostre vite e ne esce arricchito di
sfumature sempre più personali, tanto che dopo il primo album la critica ha
concesso al nostro genere l’appellativo di “ Tin rock “ una trovata
propagandistica che include il TIN di my TIN apple e suscita nei nuovi
esploratori la domanda: cosa? Chi?

“Magia e fantasia sono necessarie per evadere dallo stress che ci
circonda”. Potete commentare queste parole?
Il mondo viaggia a ritmi assurdi, il buonsenso è un aquilone al vento legato a
una piuma, spesso capita che cambiare punto di vista aiuti ad affrontare le
cose, perché anche se le cose rimangono le stesse noi siamo in grado di
evolvere. Lo facciamo spesso, basta esserne coscienti. Quando indossiamo i
panni di un super eroe, una maschera, una divisa, sentiamo come di tirar fuori
una nuova parte di noi. La fantasia non ci fa scappare dai problemi, ma ci
permette di immaginare la soluzione.
Nel 2016 vincono il premio “Tv Spenta dal Vivo” di Rapolano
Terme. Che emozioni avete provato?
A dire il vero a noi i contest non piacciono tanto, se perdi ti senti incompreso,
non hanno capito bene il tuo messaggio…in questo caso hanno capito
perfettamente, oltretutto è stato un bellissimo festival, organizzato in maniera
egregia in una location molto bella. Anche le band erano forti, era veramente
ben orchestrato, forse il migliore di tutti in circolazione, serietà e
professionalità…e poi ottimi gusti…davvero bravi… “nda”
Diversi album pubblicati. Come nasce una vostra canzone? Quale è il
filo rosso che collega le vostre canzoni?
Non c’è una regola o una metodicità nel creare un brano. Sono piccole colonne
sonore su quello che vediamo, e forse il filo rosso come dici tu, è proprio il
pensiero, il modo di vedere le cose in maniera non convenzionale che alla fine
porta a galla l’idea. Se dobbiamo sconfiggere la prepotenza e l’arroganza lo
facciamo attraverso cappuccetto rosso, e per il lupo sarà un’altra storia, se
deve piovere è probabile che piova all’in su, se dobbiamo sorvolare sul mondo
ci spuntano le ali e voliamo via, sopra a tutto e a tutti, fino a che non siamo
costretti a tornare spinti dalla fame per mangiare sotto lo sguardo severo degli
spaventapasseri. Nel momento in cui, si separa l’inseparabile, ci troviamo
davanti a una scarpa che ha perduto l’altra, e la sua vita non ha più senso…vi
siete mai chiesti come si sente una scarpa da sola? …una storia davvero triste.
Categorie:interviste
Rispondi