Inaugurazione 4 maggio 2022 ore 11.00
Sede centrale Comune di Fiumicino
Lato Via Portuense 2498 – Fiumicino (RM)
Fino al 30 settembre 2022
Mercoledì 4 maggio 2022 alle ore 11.00, presso la sede centrale del Comune di Fiumicino (lato Via Portuense) verrà presentata l’installazione scultorea La violenza non è amore di Anna Izzo, accompagnata da un testo critico di Roberta Melasecca.
La scultura, dopo la prima esposizione il 25 novembre 2021 a Città della Pieve, dove è rimasta fino al 31 marzo 2022, sarà visibile nell’ampio spazio retrostante la sede comunale fino al 30 settembre 2022 e verrà inaugurata alla presenza, oltre che dell’artista, del Sindaco Esterino Montino, del Vice Sindaco Ezio Di Genesio Pagliuca e dell’Assessora alle Pari Opportunità Anna Maria Anselmi.
L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Fiumicino.
“Un cuore d’acciaio, rosso, simbolo di amore e vita, rinchiuso all’interno di una gabbia, primitivo strumento di tortura e morte, tra sbarre coperte di ruggine, trafitto e appeso ad un gancio: la scultura di Anna Izzo è un grido scomodo e stridente che si ode anche nel silenzio più assordante e da cui non è possibile distogliere lo sguardo. L’artista imprime segni dolorosi alla materia, la plasma conservandone la durezza e la resistenza, ne calibra le forme ampliandole a dimensioni innaturali, costringe alla rimozione di uno stereotipato processo di narrazione basato sull’inerzia, sull’indifferenza e su strategie di occultamento e minimizzazione della violenza. Genera, in tal modo, un inusuale luogo di riflessione sui meccanismi di scomposizione e ricostruzione delle identità, sempre in progressivo divenire e in continuo confronto/scontro nei ruoli e negli ambiti sociali ed economici. La violenza non è amore afferma e suggella, con la sua evidente e inevitabile presenza, non più lo spazio di un istante nel quale riconsiderare le proprie relazioni ma una
rivoluzione di pensieri ed azioni, una chiave di accesso a delle diverse politiche attive sul territorio che esulano da rappresentazioni radicate nelle convenzioni socio-culturali di un passato conosciuto e di un presente in via di definizione. Le gigantesche gabbie di Anna Izzo, alte quattro metri, a partire dalla scultura La violenza è una gabbia presentata a Capri nel 2020, sono gabbie emozionali, comportamentali e relazionali che riflettono un ordine normativo che chiude e rinchiude corpi e menti: l’artista compie, dunque, un passo verso una de-costruzione e de-consacrazione di un sistema non solo più individuale e personale ma comunitario e collettivo nel quale nuovi saranno i linguaggi, gli immaginari, le raffigurazioni, le conoscenze di una restaurata cittadinanza.”
Categorie:Mostre & Fiere
Rispondi