Recentemente è stato distribuito nelle migliori sale cinematografiche italiane “La ballata dei gusci infranti” il film di Federica Biondi, ispirato ai tragici eventi del terremoto che ha colpito nel 2016 le zone di Amatrice, Norcia e Visso. Il lungometraggio, ambientato ai piedi dei Monti Sibillini nell’Appennino umbro marchigiano, racconta la storia di un gruppo di persone che si ritrovano a condividere lo stesso destino. Un evento tragico che stravolgerà la quotidianità e l’equilibrio di tutti.
Oggi tra le pagine di LifeFactoryMagazine abbiamo il piacere di ospitare Random, pseudonimo di Emanuele Caso, il giovane rapper e cantante italiano che è tornato sulle scene musicali proprio con il brano omonimo “La ballata dei gusci infranti”, unico pezzo cantato della colonna sonora del film realizzata da Zenit, in rotazione radiofonica e nei migliori Digital Store, per Visory Records dal 22 marzo u.s. Al singolo si accompagna anche un videoclip che vuole essere un omaggio al film. Alcune immagini fondamentali della storia si alternano a quelle dei luoghi colpiti dal terremoto e ripercorsi da Random.
Ad oggi Random conta oltre 210 milioni di ascolti su tutte le piattaforme digitali con 6 dischi di Platino e un EP, “Montagne russe”, certificato Oro. Ecco cosa ci ha raccontato:
Random, come ti sei avvicinato alla musica?
“Mi sono avvicinato alla musica da bambino, grazie a mio padre che è sempre stato appassionato di strumenti: a furia di sentirlo suonare mi sono appassionato anche io. Ho cominciato a suonare la batteria in chiesa con lui, mio padre è pastore evangelico, come anche mia padre, e da lì ho capito che suonare e poi fare freestyle e cantare, mi piaceva davvero. L’idea di raccontare quello che vivevo mi faceva stare bene”.
Quali sono stati i momenti di maggiore difficoltà?
“C’è stato un momento, durante il mio percorso scolastico, in cui mi sentivo molto a disagio, non riuscivo a trovare una mia strada, a vedere una meta, mi sentivo perso. Altri momenti terribili sono legati a quando sono stato tradito, sia nelle amicizie sia nelle relazioni”.
Come nascono i testi delle tue canzoni?
“I miei testi nascono sempre dal bisogno di raccontare qualcosa, che sia uno sfogo o la voglia primordiale di fare musica. Cerco sempre di raccontare un lato di me e di tirar fuori sempre un messaggio da poter dare“.

Ci sono degli artisti a cui ti sei ispirato?
“Assolutamente sì, soprattutto all’inizio della mia carriera intorno al 2018. Molti rapper italiani per esempio, Emis Killa, Marracash, Gue Pequeno, Sfera Ebbasta, i migliori. Amavo che loro spiegassero perfettamente le cose che io stesso vivevo. Con il passare del tempo il mio modo di scrivere e di fare musica è cambiato, si è adattato a nuove esperienze di vita. Le mie ispirazioni sono diventate internazionali e più pop. Come Ed Sheeran e Justin Bieber”.
Qual è stata finora la tua esperienza professionale più importante?
“Quella che mi ha dato di più a livello professionale, artistico, ma anche emotivo, quella che ‘fa più curriculum”, è stata la mia partecipazione fra i BIG al Festival di Sanremo nel 2021. Al di là del risultato, è stato un momento in cui sento di essere cresciuto molto”.
Hai composto per il film, “La ballata dei gusci infranti”, il brano omonimo (Visory Records).Come nasce questo progetto?
“Patrizia è stato un progetto molto importante e interessante per me. Mi ha dato modo per testare un muovo metodo di scrittura, questa volta per la prima volta ho raccontato le emozioni di altri e non le mie, sono stato quasi un tramite. È un progetto nato grazie a Zenit che ha curato l’intera colonna sonora del film, e quando c’è stato bisogno di pensare a una voce per l’unico brano cantato hanno pensato a me. Ho visto spezzoni del film e ho composto questo brano guardando quelle immagini, e se le parole che scrivevo non filavano con le immagini che stavo guardando cancellavo tutto”.
Cosa hai voluto trasmettere con questo brano?
“Ho voluto descrivere, trasmettere, ampliare le emozioni già raccontate dalla regista del film Federica Biondi. Il messaggio è quello di non avere paura: dietro le nuvole c’è sempre il sole, anche quando non lo vedi. A volte, un evento spiacevole e inaspettato può cambiarti la vita radicalmente… ma anche permetterti di iniziare una nuova storia”.
Sei soddisfatto dei risultati finora raggiunti? Quali sono i tuoi sogni e progetti futuri?
“Sono contento, sono grato a tutti e al cielo per quello che ho vissuto finora. Soddisfatto certo, ma non nel senso che mi basta. Io guardo sempre al risultato successivo da raggiungere, alle prossime mosse da fare. Il mio sogno è di restare impresso nel mondo della musica, e farlo aiutando la gente, strappando un sorriso, far sentire meglio. Mi piacerebbe poter aiutare più gente possibile, ma sono tutti sogni che senza una grande costanza e preparazione non possono diventare progetti, ed è quello a cui sto lavorando. Sto scrivendo nuova musica, sto rivedendo il mio approccio al lavoro da fare, bisogna sempre aver voglia di migliorarsi”.
Guarda il videoclip ufficiale:
di Patrizia Faiello
Rispondi