“L’alieno, il califfo e la bambina”. Come hai pensato di mettere questi soggetti insieme? Di cosa parli in questo album?
Sono personaggi di alcune canzoni presenti nell’album, sono loro i veri protagonisti di questo disco fatto di racconti, di piccole storie.
E invece di cosa tratti in “L’alieno”?
L’alieno è una canzone ironica che nasconde un messaggio profondo ovvero che si può amare anche nella diversità fisica.

Quale è il filo rosso che unisce le tue canzoni?
La voglia di sdrammatizzare qualsiasi sconfitta, qualsiasi buio.
Se la tua musica fosse un libro, un quadro o un film?
Se fosse un libro sarebbe un Decameron, una raccolta di tante storie. Se fosse un quadro sarebbe un Renoir qualcosa a metà tra La colazione dei canottieri e il ballo al Moulin de la Galette. Un film? Troppo difficile.
Categorie:interviste, Musica
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