Mirco Realdini, conduttore, produttore e autore radiotelevisivo, ancora una volta con la sua professionalità e la sua determinazione sarà al timone di un nuovo programma, pronto a portare nelle vostre case una ventata di bella musica. Dopo l’ultima edizione di “Caffè con vista” in musica” infatti, arriva un nuovo format dal sapore fresco, “Il salotto della musica” in onda tutti i sabati a partire dal 12 marzo fino al 14 maggio 2022 compreso, dalle ore 18.00 alle ore 18.25 su RADIO ITALIA ANNI 60 TV (canale 81) regione Emilia-Romagna. In ogni puntata della durata di 25 minuti l’una, conosceremo 3 cantanti emergenti a cui lo storico conduttore del gruppo 7 GOLD, Mirco Realdini, farà una brevissima intervista per poi mostrare i loro ultimi videoclip. La Sonos Music Records della Maffucci Music, in accordo con la produzione del conduttore, darà la possibilità ad un solo artista tra 27 candidati, di ricevere una promozione radiofonica a livello nazionale di un brano inedito fornito dal cantante che la casa discografica riterrà idoneo alle loro aspettative. Noi lo abbiamo intervistato per voi. Ecco cosa ci ha raccontato:
Ciao Mirco benvenuto sulle pagine di LifeFactoryMagazine. In questo particolare momento cosa ti rende davvero felice?
“Ciao Patrizia grazie a te per questo spazio. In questo periodo sto cominciando a imbastire un nuovo programma televisivo dove tanti cantanti emergenti potranno farsi conoscere attraverso i loro videoclip. La trasmissione si chiamerà “Il salotto della musica” e partirà il 12 marzo. La musica è la mia vita e sapere di condurre un format che farà conoscere al pubblico tante belle voci nuove mi entusiasma da morire. Sarà in onda ogni sabato alle ore 18,00 su Radio Italia anni 60 tv. Fra l’altro la casa discografica che ci supporta sceglierà uno di questi cantanti per portarlo avanti con un’importante promozione artistica. Se vorrete partecipare alle preselezioni avete tempo fino a venerdì 11 marzo 2022. Per info e regolamento scrivetemi al seguente indirizzo email: mirco.realdini@gmail.com”.
Spesso la competizione nel mondo dello spettacolo è tra donne. Per la tua esperienza c’è anche tra uomini?
“La competizione non fa parte della mia indole, non sono mai stato ne geloso ne invidioso dei miei colleghi, anche perché con la mia tenacia e la mia determinazione sono sempre riuscito a raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato. Indipendentemente da questo credo che se a volte ci sia stata una competizione fra colleghi sia stata comunque sana, forse tra donne è più facile per via della bellezza, dei look e della fisicità”.
Nel tuo lungo percorso artistico hai avuto la possibilità di collaborare con moltissimi personaggi dello spettacolo. Cosa ti emoziona oggi pensando al Mirco di ieri?
“Mi fa tenerezza il Mirco di ieri perché si stava affacciando al mondo dello spettacolo in maniera passionale ma del tutto inconsapevole di dove sarebbe arrivato, il fatto di conoscere i personaggi famosi dal vivo lo emozionava molto ma pur sempre molto professionale nell’approccio senza mai invadere la privacy altrui. Sono sempre stata una persona che prima di fare una cosa chiede sempre, credo che l’educazione sia alla base di tutto e anche in questi momenti. Nella mia lunga carriera ho conosciuto davvero tantissimi personaggi dello spettacolo, ho intervistato i più grandi, da Iva Zanicchi ad Al Bano, da Massimo Giletti a Barbara D’Urso e sono stato per un lungo periodo il collaboratore di Cristina D’Avena e per un un periodo con Angela Brambati, la brunetta dei Ricchi e Poveri. Mi è dispiaciuto moltissimo non aver potuto intervistare Raffaella Carrà che però ho conosciuto e il grande Alberto Sordi. Spero di poter intervistare prima o poi la bravissima e simpaticissima Mara Venier con coi da un po’ di tempo ho un rapporto via messaggio e il grande Pippo Baudo che non ho mai avuto modo di parlarci”.
C’è qualcosa, in 25 anni di carriera, che non rifaresti, e qualcosa di cui vai estremamente fiero?
“Nella mia carriera rifarei tutto quello che ho fatto perché quello che sono sempre riuscito a realizzare è stato anche frutto di grandi sacrifici sia fisici che psicologici, preparare programmi televisivi non è una passeggiata, ci vuole una grande conoscenza sulle parti contrattuali e autoriali che nel tempo mi sono abituato a masticare, ho avuto dei grandi maestri che mi hanno insegnato il mestiere e oggi se sono diventato anche produttore oltre che conduttore e autore è anche merito loro. Quindi rifarei esattamente tutto quello che ho fatto, soprattutto per ora il programma che prima o poi vorrò rifare è “Una giornata con” che ho realizzato con Iva Zanicchi e Rita Pavone, una giornata intera con loro in giro per le città”.

Un aneddoto che ricordi con il sorriso o qualcun altro meno simpatico?
“Un aneddoto che ricordo con piacere è stato quando nel 2013 ero al festival di Sanremo e incontrai davanti ad un’hotel Iva Zanicchi. Quando davanti a tutta la stampa nazionale mi vide fra tutti, disse: fate passare quel ragazzo, io ho un’intervista con lui e tutte le altre testate aspettino! I giornalisti si domandarono subito chi fossi io per avere la precedenza su tutti, fui molto felice di quel trattamento da parte di Iva, è una grande donna di cuore. Un aneddoto meno simpatico fu quando intervistai al telefono Alba Parietti su un libro che raccontava la storia della sua vita. Quando iniziai a fare le domande confusi il nome del padre con quello dello zio e li si arrabbiò tantissimo al punto che mi disse “voglio bloccare l’intervista” a quel punto gli dissi che un errore può capitare a chiunque siamo tutti umani, dopo un breve polemica su placò e continuammo fino alla fine, dentro di me dissi: bel caratterino questa Alba”.
A chi oggi senti di dire grazie e perché?
“Sarebbero tante le persone da ringraziare con cui ho collaborato e che mi hanno dato la possibilità di essere qui oggi a raccontare i miei 25 anni di carriera. In primis a me stesso per la passione che ho sempre avuto per lo spettacolo che mi ha sempre aiutato ad intraprendere delle scalate a volte anche difficili e pericolose ma riuscendo ad arrivare sempre in fondo grazie alla mia determinazione. E poi anche a tutti gli sponsor che negli anni mi hanno sempre sostenuto economicamente e rischiato insieme a me come: Michela Mazzanti, Gioia, Gianmarco Tolomelli, Barbara Zironi, Roberto Sarti, Aldo Iacovino e anche altri”.

La drammatica situazione pandemica che ha visto il mondo intero coinvolto cosa ha lasciato nel tuo cuore?
“Questo lasso di tempo che rimarrà per sempre nella memoria di tutti noi credo ci abbia insegnato ad amare di più il prossimo, c’è stato un momento dove mi sono mancati gli abbracci, vedere gli amici, trascorrere tempo coi familiari, non vedere più persone care per un lungo periodo e anche lavorativamente parlando è stata dura, però quando abbiamo potuto rivederci è stato ancora più bello di prima quindi penso che l’amore ancora una volta ci ha dato la dimostrazione che vince sempre su tutto. Purtroppo per colpa di questa terribile pandemia abbiamo perso tante persone care ma quello che hanno fatto i nostri bravissimi medici è impagabile per cui l’amore che ho nel mio cuore è senza dubbio anche per loro che hanno salvato tantinsse persone. Purtroppo quando sembra che all’orizzonte si cominci a vedere la luce, inizia una guerra che sembra non prometta nulla di buono, speriamo che questo non porti altro dolore”.

Patrizia Faiello
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