Qualche giorno fa abbiamo fatto un piccolo viaggio virtuale nelle Lange, oggi invece facciamo una visita in cantina.
Premessa: chi vi scrive è una semplice appassionata di vino, oserei dire una squattrinata, autodidatta, appassionata di vino.
Mi piace il lusso ma non me lo posso permettere, quindi spesso vado alla ricerca di esperienze uniche… a prezzi contenuti! Questa ricerca mi ha portata a fare una meravigliosa esperienza a Cascina Sòt, un’azienda agricola immersa nelle colline di Monforte d’Alba, dedita alla produzione di pregiati vini piemontesi.
Ad accogliervi troverete il giovane Maurizio, classe 1989. Passeggiando insieme a lui tra i vigneti, Maurizio ci racconta di come la sua famiglia, dopo aver lavorato per anni come mezzadri in azienda, è riuscita (non senza sacrifici) ad acquistare la proprietà. La lungimiranza di Maurizio ha portato a sviluppare l’attività vitivinicola e la produzione e vendita del vino, diventata il principale impegno di questa azienda di famiglia. Maurizio ci racconta come nascono i loro vini, alcuni dei quali situati tra i più prestigiosi cru di Barolo.
Camminando, ci racconta la fatica di chi ancora fa la vendemmia manuale. Le sue mani solcate dal freddo e dalla terra rivelano la storia di una famiglia che trascorre gli inverni al freddo tra la potatura invernale e il mantenimento del vigneto, tra i lavori di spollonatura usando cesoie, seghetti e tronca-rami, e poi ancora la legatura dei tralci e la manutenzione dei fili. Da aprile a giungo c’è la gestione del suolo del vigneto, passando sui pendii con il trattore per sfalciare gli interfilari inerbiti. Poi ancora a fine primavera-inizio estate, c’è da potare la chioma delle viti (ma attenzione al meteo, perché se si pota troppo il sole può bruciare gli acini, e se si pota troppo poco i raggi non raggiungono l’uva per renderla matura al punto giusto).
E da agosto, sotto il sole cocente, inizia la vendemmia che dura fino ad ottobre, e poi si riparte, perché i lavori in vigna non si fermano mai!

Tutta la famiglia dedica alle viti le migliori cure, e grazie al loro impegno ed alla loro passione nascono uve pregiare e schiette, lavorate “come si faceva una volta” per far esaltare al massimo le caratteristiche di ogni vitigno. Il suo sguardo si vela di tristezza mista a rabbia, quando guardando la sua terra conquistata con fatica ci racconta che, pezzo dopo pezzo, gli stranieri stanno comprando i nostri vigneti. Nel silenzio del momento, scopriamo amaramente che l’Italia non è più quella che i nostri nonni ci hanno lasciato.
L’entusiasmo però torna subito e la visita continua nella loro cantina, dove Maurizio ci racconta tutte le fasi della vinificazione e di come ha acquistato ogni macchinario piccoli passi alla volta, risparmiando con cura per far crescere la sua azienda.
Ci sorprende scoprire l’attenzione che Cascina Sòt ha per l’ambiente, infatti, per il controllo delle temperature in fermentazione, hanno ideato uno scambiatore di calore che sfrutta la bassa temperatura di un antico pozzo e per la stabilizzazione tartarica dei vini, come facevano i nostri nonni, utilizzano il freddo naturale dell’inverno. In questo modo non sprecano energia e non producono anidride carbonica.

Infine arriva l’atteso momento della degustazione. Seduti dentro l’antica cascina, ci vengono sapientemente illustrate le caratteristiche e le particolarità di ogni vino che assaggiamo (Piemonte Chardonnay; Langhe Nascetta; Dolcetto d’Alba; Barbera d’Alba; Langhe Nebbiolo; Barolo), come nasce e come si evolve, e come si abbina con i cibi. Nascono così, dalla loro piccola cantina e dal loro grande amore, etichette curate nei minimi dettagli, prodotte con la massima attenzione e capaci di esaltare al massimo il territorio di provenienza.


La degustazione dei loro vini parte dai 15 fino ai 35 euro, per cui, come vi ho promesso all’inizio, l’esperienza è adatta (e consigliata) a tutte le tasche.
Buon pro!
Per info: https://cascinasot.com/visite-in-cantina/
Categorie:In cantina
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