Recentemente ho avuto l’occasione di leggere un testo inviatomi da Aldo Stefano Marino che gestisce un blog interessante tutto dedicato alla letteratura, cultura e nuovi autori emergenti.
Poichè seguo Aldostefano con molto piacere non mi sono tirata indietro e con entusiasmo ho accettato di leggere questo romanzo che trovate su Kindle unlimited gratuitamente oppure in versione cartacea su Amazon a 12,50 euro. Lascio il link nel caso qualcuno possa essere interessato. Il romanzo presenta anche delle illustrazioni, ovviamente in blu.
Trama: Ci troviamo in una cittadina tedesca, Daberdin. Il mondo in cui sono calati i personaggi ci viene subito descritto come una società rigidamente suddivisa in tre sezioni, ognuna abitata da un’etnia, i conflitti ed i soprusi degli uni verso gli altri sono all’ordine del giorno, si percepisce che l’intero sistema poggia su una bolla di sapone, pronta a scoppiare. Il protagonista, nonchè eroe è Noah, parte da una posizione socialmente svantaggiata, muto fin dalla nascita, vive come un barbone trascinando un carrettino con i suoi colori e di notte, al soldo delle varie fazioni, dipinge murales: altro non sono che sfide in forma d’arte che i vari schieramenti si inviano a scopo intimidatorio. Una guerra fratricida che si sente poi montare sotto l’arrogante potere dell’imprenditore Felix Fisher. Notato dal professore Otto, mentre disegna per strada, Noah viene assunto in un istituto per insegnare arte. Qui c’è una sorta di evoluzione del personaggio, scopriamo che da sempre è ossessionato da sogni visionari e dalla ricerca di un colore, un blu speciale. La vita di Noah comincia a rientrare in una sorta di normalità, dopo anni di isolamento sembra “sentire” qualcosa nei confronti dell’ambiente esterno e le persone che lo circondano, gli altri insegnanti, l’amore forse, i bambini che con la loro innocenza mettono a nudo le responsabilità degli adulti, l’ingiustizia in cui sono immersi. Il culmine di questa presa di coscienza arriva per il protagonista durante il Trofeo d’arte, durante il quale per interferenza di Felix avviene una sparatoria nella scuola, la vittima sarà un bambino, Martin, uno studente particolarmente dotato di senso artistico a cui Noah si era affezionato rivedendo qualcosa di se stesso in lui. Da qui Noah prenderà delle decisioni ineluttabili. La consapevolezza lo rende incapace di scegliere la via più semplice, lottare per un ideale non ha prezzo, offrire agli occhi degli altri, bambini ed adulti, la visione di un’interpretazione alternativa della realtà, fuori dagli schemi di segregazione a cui sono assuefatti, diventa lo scopo di Noah e da lui si propagherà il desiderio di un’evoluzione sociale, collettiva e condivisa.
Breve valutazione:
Come si evince dalla trama, la storia ha un protagonista che da una posizione di svantaggio diventa un eroe, salva una società dall’autofagocitazione verso la quale era diretta, questo mostrando, con l’esempio e con un’ enorme installazione artistica che la realtà può essere vista con punti di vista differenti. Il messaggio di fondo mi è piaciuto molto, anche Noah è sicuramente un personaggio interessante anche se, malgrado gli sforzi dell’autore, non riesce ad acquisire completa tridimensionalità, anche gli altri personaggi purtroppo rimangono molto piatti ed asserviti alla trama. Ci sono alcuni passaggi interessanti e non nego siano stati descritti bene, purtroppo però alcune scene sono estremamente ripetitive, la morte di Noah dura decisamente troppo per mio gusto personale, tuttavia, malgrado alcune parti denotino uno stile ed una tecnica narrativa ancora da affinare, non posso esprimere un giudizio negativo, anzi, il messaggio positivo racchiuso nella storia merita sicuramente, collocherei questa lettura in libreria nella sezione fantasy e distopici, in una collana dedicata ai ragazzi perchè i temi centrali credo proprio siano rivolti a loro: integrazione, ascolto, unione, esempio, dialogo. E poi quale strumento migliore dell’arte, in qualunque forma venga espressa, per diffondere un messaggio di unità e di condivisione?
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