Diana Tamantini presenta la sua raccolta poetica “Echi di pensieri”.

“Echi di pensieri” di Diana Tamantini è una raccolta poetica emozionante, in cui
prevalgono liriche i cui versi sono composti di quattro strofe, ma in cui vi sono anche
componimenti più brevi, a volte formati da una sola terzina.

Sono poesie amare, sulla fatica del vivere, sulla necessità di trovare il coraggio per non cedere; altre liriche sono incentrate invece sul trascorrere inesorabile del tempo, che spiazza con la sua crudeltà ma al contempo ci lancia una sfida, quella di impiegarlo nel modo giusto. Si parla molto anche di lontananza e di incomunicabilità, perché la poetessa non si sente compresa dagli altri e a volte neanche da sé stessa; vi sono inoltre poesie cupe e luttuose, come “La festa dei morti”, o altre in cui si porge omaggio all’arte poetica, «espressione pura dell’anima».

Nella sua ingombrante solitudine – che diventa però anche motivo di riflessione e di
ascolto della sua anima, e quindi è salvifica – l’autrice urla il suo dolore di sentirsi
incompresa, come nella poesia “Guscio di cemento”: «Come se fossi avvolta/da un guscio di cemento/che non posso sfondare/da sola con le mie ansie/viste solo come follie/nessun aiuto/nessun appoggio/sola». Sono liriche che coinvolgono, che fanno male perché sono pervase da una dolente umanità; si avverte a volte, come se Diana fosse presente nella stanza, la sua disperazione di non avere nessuno che la salvi, come in “Rabbia”: «Un aiuto/un appiglio per uscirne/dove/dove trovarlo?». E poi vi è quel richiamo attuale all’ansia che blocca il respiro e che non fa vivere, e che abbiamo provato tutti in questi anni di pandemia; vi è però anche un’ansia più introspettiva, dovuta alla paura di non avere alcun talento, di non essere abbastanza – «Sempre più spesso/mi domando chi sono/dove sto andando/cosa c’è di sbagliato in me».

Diana Tamantini presenta una raccolta di poesie autentica fino al midollo, in cui vengono dipinti quadri drammatici, altri nostalgici, altri ancora decadenti; si osserva l’autrice percorrere strade spoglie, in cui l’eco dei suoi passi si mischia al battito del suo cuore, in cui verrebbe voglia di ballare, ma per chi poi? La solitudine che è amica e al contempo nemica, la paura che agghiaccia o magari che sprona, il silenzio che pacifica ma che a volte assorda, l’incomunicabilità che è condanna ma è pure sfida, l’esistenza che è gioia e anche affanno, la morte che è nulla e insieme sollievo: questi sono solo alcuni dei temi sviscerati in queste liriche potenti, eppure anche tanto delicate.

Contatti
https://www.instagram.com/diana.tamantini/
https://www.facebook.com/d.tamantini
https://www.kimerik.it/Home.asp
Link di vendita online
https://www.kimerik.it/libro/4313/echi-di-pensieri-diana-tamantini/



Categorie:Libri, Narrativa

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  1. “Echi di pensieri”: commenti, interviste, recensioni – Odissea di carta

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