Una commedia che sottilmente indaga e fa satira su quei social network di cui tutti ormai facciamo parte.
Michela Andreozzi ha trovato un modo simpatico di raccontare internet attraverso una visuale particolare e mettendo a confronto due mondi che cercano di rimanere distaccati almeno in parte. Due generazioni a confronto e tante risate assicurate con questo bel film, che io consiglio di guardare anche in questo periodo festivo.
TRAMA
Un professore inizia una campagna spudorata contro l’abuso dei social media con l’aiuto della figlia adolescente, che gestisce le sue pubblicazioni online. La fama inaspettata lo trasforma, suo malgrado, in un influencer. Quanto è difficile oggi essere il padre singole di una teeneger?

Il tutto prende vita proprio quando Paolo, un professore di filosofia, è alle prese con sua figlia Simone che non riesce a distaccarsi dal suo telefonino neanche a tavola. Iniziano i litigi, le porte in faccia e il legame sembra affievolirsi fin quando qualcosa non cambierà le loro visuali.
Il cast risponde molto bene all’interpretazione, tra i protagonisti figurano Fabio Volo, Ginevra Francesconi e Giulia De Lellis che si affaccia per la prima volta su un set cinematografico. Mi è dispiaciuto vedere però un piccolo ruolo per il bravissimo Nino Frassica. Altri ruoli piccolissimi sono per Barbara D’Urso, le Iene, Alessia Marcuzzi.
Come ogni cosa anche i social e la tecnologia hanno dei lati positivi e negativi. Ecco cosa risalta subito all’occhio guardando questo film: tutto sta nel modo in cui vengono sfruttati e anche loro possono regalarti una possibilità. Partendo da questi presupposti il film cerca di affrontare una tematica importante e molto attuale. Si parlerà anche di cyberbullismo, di haters, di comunità LGBT.
Per rendere il film più leggero e soft, molte cose sono state alleggerite e sforbiciate affrontando alcuni punti in maniera troppo superficiale e frettolosa. Ecco perchè alcune parti dello sceneggiato sembrano prevedibili, ma tutto sommato risulta una pellicola divertente e da guardare in totale relax con la famiglia.
Può risultare evidente un linguaggio volutamente giovanile e “tecnico”, ma del resto il punto focale sta proprio mettere in risalto quell’aspetto tecnologico e un pò accentuato.
Il ritmo è godibile e scorrevole, nonostante i suoi difetti. Un film, che nonostante non sia un must, funziona strappando quantomeno un sorriso allo spettatore che non ha grosse aspettative.
Buona visione!

Categorie:Cinema
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