Ann DreA: Continuo a sperimentare e a conoscermi attraverso la musica

 Ann DreA decide di raccontare il suo mondo attraverso canzoni scritte con Marco Falagiani e Valentina Galasso, raccolte in un progetto di “verità” che mette a nudo il suo autentico vissuto senza sconti e senza aggiustamenti di convenienza. “Insomma essere quello che siamo” rappresenta l’estrema sintesidel suo pensiero. La prima concretizzazione di questo nuovo percorso è il singolo “Centomila volte”, uscito a settembre.

Benvenuta su Life Factory magazine. Ci puoi parlare delle tappe essenziali del tuo percorso artistico?
Come accade in tutti i percorsi, l’inizio è stato fondamentale. Ho cominciato a studiare canto da adolescente e questo ha fatto sì che prendessi fin da subito coscienza del mio strumento e delle mie capacità. Non ho mai cantato per hobby, ho sempre preso molto seriamente la mia arte. A 19 anni ho salutato la mia città, Lecce, per “allargare i miei orizzonti”, imparare cose nuove e fare tante esperienze.
Ho sempre continuato a studiare; ogni percorso mi lasciato qualcosa che custodisco
dentro di me e che mi rendono l’artista che sono oggi. Lasciare casa e la mia famiglia per inseguire il mio sogno mi ha fortificato e spinto a non mollare mai.
Dopo i vari studi e i live in giro per la toscana è arrivata la voglia di esprimermi attraverso canzoni inedite e quindi ho iniziato ad interessarmi al cantautorato: aspetto che sto approfondendo grazie al lavoro con Marco Falagiani e Valentina Galasso.

“Centomila volte” è un brano ed anche un video. Di cosa parla la canzone e dove è stato girato il video? Chi ha curato la regia?
“Centomila vote” parla della mia voglia di “esplodere”, di sfondare l’orizzonte attraverso energia e determinazione. Dopo il pesante periodo vissuto a causa della pandemia avevo bisogno di esprimermi e di presentarmi al mondo con un brano allegro e che facesse battere il piede sin dalle prime note. Il video è stato girato a Prato, città nella quale vivo attualmente. Grazie alla supervisione di Valentina Galasso e Duccio Brunetti alla regia, siamo riusciti a realizzare il videoclip esprimendo a pieno lo spirito del brano.

Quali sono le tue ambizioni di artista?
Continuo a sperimentare e a conoscermi attraverso la musica. Voglio andare oltre le barriere, salire su palchi importanti e collaborare con artisti che ammiro e dai quali prendo ispirazione. Voglio affermarmi nel settore e portare la mia musica a livello internazionale.

Ti sei esibita in vari locali toscani. Cosa ricordi di quelle esperienze? C’è un
aneddoto in particolare per caso
?
E’ stato uno dei periodi più formativi della mia vita.
Prima di allora, non avevo mai avuto modo di cantare con dei musicisti veri. Ho imparato le regole del palco, le posizioni, a guardare e sentire la band oltre che se
stessi. Quando riuscivo a catturare il pubblico lo sentivo immediatamente: si creava una sorta di magia in tutto il locale e le mie emozioni erano un tutt’uno con la musica che si mescolavano con quelle degli ascoltatori.
Se ripenso a quel periodo mi vengono in mente due eventi: il mio battesimo al blues in un locale di Firenze durante una jam session, nel quale sono stata letteralmente “buttata” sul palco a cantare l’unica canzone che conoscevo – Sweet Home Chicago – ed è stato lì che ho scoperto la bellezza del live, del “tutto può succedere”.
L’altro ricordo invece molto divertente è stato il mio arrivo in un locale nel quale mi dovevo esibire, a bordo di una limousine come una star di Hollywood grazie ad un amico che si fingeva mio autista e bodyguard!

“Prende parte al Tour “Ciao Lucio” con il tributo a Lucio Dalla presso numerosi Teatri della Toscana e anche nel Salento presso L’Anfiteatro Romano di Lecce” come leggo dal comunicato giunto in redazione. Secondo te perchè Lucio Dalla è un “grande” della musica italiana?
Dalla ha sconvolto le regole musicali di quel periodo. Era continuamente alla ricerca di stimoli e di novità; si lasciava ispirare da tutto e vedeva oltre, cosa che invece altri non riuscivano a fare. Era unico nel suo genere. Raccontava di storie assolutamente non banali o frivole con una semplicità disarmante. Ho avuto modo di vederlo solo una volta a Lecce durante un concerto. Le mie canzoni preferite sono “Futura” e “Anna e Marco”.



Categorie:D-Interviste, Musica

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