Cammina davanti all’ombra è il libro di Gianni Lovera edito Edizioni del Capricorno. Un libro speciale e al contempo di formazione.
Sinossi: Ci sono storie che restano per anni chiuse nei cassetti della memoria, inaccessibili, nascoste. Sono storie che vengono sigillate nell’inconscio per difenderci dal dolore. La storia di Gianni Lovera è una di queste; dolorosa al limite della sopportazione, è rimasta sepolta per anni sotto sconfitte, amarezze e delusioni. Finché il suo vecchio amico Gian Maria Aliberti Gerbotto ha intuito l’importanza di questa vicenda e l’ha portata alla luce. Cammina davanti all’ombra: Gianni è solo un ragazzo quando se ne va di casa per la prima volta, lasciando la famiglia e la sicurezza di una vita agiata, insofferente alla severità di sua madre e alle troppe assenze di suo padre. Sono i suoi genitori adottivi, e lui lo sa, è stato informato fin da subito, con amore e tenerezza. L’adolescenza, però, è l’età della ribellione e Gianni non riesce vedere l’amore nei gesti severi e autoritari dei suoi genitori, soltanto il controllo. Per questo fugge, si rifugia in un modo di barboni, di sbandati, per cercare libertà e indipendenza. Quello che non sa è che questa fuga sarà soltanto uno degli innumerevoli inizi, una delle infinite prove e delusioni che la vita gli riserverà. Il suo percorso per conquistare la serenità sarà disseminato di ostacoli, sempre più duri e insidiosi, che lo porteranno a un passo dall’arrendersi. Saranno una trasmissione televisiva e l’incontro con un personaggio tanto conosciuto quanto sensibile a condurlo verso la verità del passato, perché possa finalmente costruirsi un futuro. Una storia vera. Un’autobiografia a quattro mani, che si legge come un romanzo.
Lettura di questa estate in una zona al confine tra Lazio e Campania, sicuramente il libro di Lovera non è da leggere sotto l’ombrellone per svariati motivi. Si tratta di una lettura intensa e spesso le urla dei bambini poco disciplinati rovinavano la quiete che una lettura di questo tipo predilige. Nonostante ciò, la mia mente si è focalizzata appieno sulle pagine e ho potuto apprendere tanto della figura di Gianni e del suo passato torbido e allo stesso tempo profondo. Animo gentile, anima in tempesta, egli è un connubio tra impeto e assalto, malinconia e poesia. Il libro da lui scritto e intitolato Cammina davanti all’ombra, ha nel titolo il significato del romanzo, perchè è di autobiografia che si parla ma si legge come un vero romanzo ad hoc. Egli cammina costantemente davanti all’ombra perchè è solo così che può andare verso la luce e lasciare appunto le ombre alle spalle, quelle che quando camminiamo dobbiamo intravedere alle nostre spalle, quelle che quando speriamo di andare avanti, lasciamo andare e preghiamo che non ci raggiungano mai più perchè ce ne vogliamo e dobbiamo liberare. Pagine fluide e raccolte in capitoli di media lunghezza, lettura piacevole e non pesante, tono colloquiale e pensieri ben dosati, storie e fatti che fungono da riflessioni, chiara competenza di rendere protagonista il lettore, più volte mi è parso di vivere tra le strade, di saltare sull’auto dell’amico di Gianni, di annusare le droghe che non ha mai deciso di prendere, di pensare come lui e di stare in quella piccola casa con il pane vecchio, da solo, la notte di Natale pensando a cosa accadeva fuori. Ogni tassello della vita di quest’uomo è chiaramente palpabile ed è un viaggio verso la libertà dell’individuo che si libera finalmente, dopo molto tempo e non senza difficoltà, di un pericolo, di un tormento, di un peso e viaggia attraverso nuovi sogni verso una nuova meta senza ostacoli, riuscendo a divenire il protagonista della sua vita. Finalmente, dopo le prime più o meno 60 pagine di narrazione al passato, ci si avvicina verso un presente e un futuro più rosei, dove si comprende come a volte, il destino, anche solo attraverso un semplice incontro non programmato e nemmeno immaginato, possa essere riparatore.

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