LENA SILVA: Ho una profonda passione per gli artisti italiani

Nel nostro appuntamento dedicato all’Arte oggi ho il piacere di farvi conoscere un’ artista portoghese emergente di grande talento:

Lena Silva @lenartsilva

Tramite la sua produzione artistica Lena riesce ad evocare un grande senso di tranquillità e di pace nello spettatore grazie a due elementi che caratterizzano il suo stile. In primis, la sua arte è fortemente influenzata dall’estetica tardo-rinascimentale italiana, in secondo luogo la sua continua ricerca ci accompagna nel far riemergere la natura più autentica di ogni individuo, offuscata dall’ingerenza dei dettami imposti dall’attuale società.

Lena dove sei nata e cresciuta? Le radici appartengono alla mia terra bella soleggiata, a nord del Portogallo. Sono cresciuta durante i primi anni della mia infanzia vicino alla città di Porto. Ho meravigliosi ricordi nelle terre soleggiate del Mar Mediterraneo, nella cultura impregnata di colori vivaci e della ricchezza della vita, tipiche del nord del Portogallo, dove le mie abilità artistiche, di cui sono naturalmente dotata, erano evidenti e apprezzate, già nel corso dei primi anni di scuola primaria. Alcuni membri della famiglia hanno inclinazioni artistiche proprio come me che spazio dalla musica classica, alla scultura del marmo fino alle scienze sociali. All’inizio dell’adolescenza mi sono trasferita nelle incantevoli terre reali del Regno Unito dove ho vissuto in questi ultimi anni di vita.

Quali elementi artistici della tua formazione, oggi possiamo trovare nel tuo stile? I miei studi accademici comprendono una qualifica in Scienze Sociali. In questa fase della mia carriera professionale, insegno in campo medico/infermieristico in combinazione con la mia passione per le arti, realizzando così il sogno d’infanzia, potendomi dedicare alla mia più grande passione. Nel corso della mia crescita ci sono stati molti elementi che mi hanno modellato come artista e ciò si riflette nel mio lavoro. Amo i colori, che sono una parte della vita. Le mie radici mediterranee e il mio sfondo culturale colorato hanno certamente plasmato la mia mente di artista. Da piccola, essendo cresciuto in Portogallo, sono rimasta sempre affascinata dagli elementi della sua cultura artistica come le stupende piastrelle dipinte a mano, esposte in tutti gli edifici storici, di eccezionale pregio.
I colori vivaci predominano fortemente nella cultura e nelle arti portoghesi.

Sono un’ artista autodidatta sempre in ricerca, evolvendo attraverso le esperienze di vita e la bellezza spirituale dell’auto-crescita e dell’evoluzione della mente. Mi diverto e spesso mi concentro sui colori come soggetti di cambiamento e di stato delle emozioni, cercando di capire la percezione di essi e come influiscono sull’osservatore. Gli studi di scienze dell’anatomia e la fisiologia dei corpi umani hanno contribuito immensamente alle mie abilità nel disegno e nel desiderio continuo di capire i nostri meccanismi e le menti umane.

Gli studi sociali sono un risveglio alle lotte che noi umani attraversiamo mentre sviluppiamo e ci evolviamo, contro le pressioni profonde che scuotono la società. In questa varietà di elementi, trovo la mia ispirazione negli esseri umani che quotidianamente mi circondano. Si questo è il mio punto iniziale sulla tela bianca. La nostra mortalità e l’esperienza finita della vita crea una motivazione profonda per esplorare e sperimentare nuovi processi, materiali, che per me sono più edificanti di attenersi ad una particolare tecnica stilistica. Ognuno dei miei pezzi è forse un riflesso della mia persona e natura.
Ho sentito che copiare le opere dei grandi maestri è una mancanza di creatività.

Certamente non sono d’accordo. Trovo il tentativo di creare una copia gratificante
come un’ antica opera di artigianato artistico delle botteghe d’arte. Attraverso questa esperienza mi evolvo, acquisendo nuove competenze. Sono perlopiù influenzata dal Rinascimento, i capolavori di Sandro Botticelli, Leonardo Da Vinci, Michelangelo Buonarroti e tanti altri meravigliosi. Sono anche affascinato dal lavoro di Antonio Mancini, in particolare dalla sua tecnica. Essa mi trasmette un senso di dissolvenza dei personaggi ritratti, da lui dipinti.
Ho una profonda passione per gli artisti italiani, la storia delle belle arti in Italia, la sua bellezza come paese. Sono stata benedetta con molte esperienze, sfide, e risultati nella vita. La mia bella piccola famiglia, è il centro della mia attenzione. Il mio sogno è quello di tornare agli studi accademici. L’ Accademia delle Arti di Firenze è un sogno per realizzare tali studi.

Il nostro tempo su questa terra è quasi nulla.  Quanto tempo abbiamo – quanto è lungo un pezzo di corda? Tanto da esplorare, da imparare, da farci evolvere, da creare, quindi credo nella sfida costante con il mio lavoro per riuscire ad eccellere sempre verso la realizzazione dei miei sogni e poter fare quello che mi piace di più nella vita.

La luce, i colori, i ritratti magici che infondono gioia, sono i tratti più salienti del tuo stile, ma ciò che colpisce di più è la ricerca di una spiritualità non comune, sei d’accordo con me? Sì, sono d’accordo con te. Sono affascinato dalla nostra capacità neurologica, dalla resilienza e forza spirituale che permettono di sopportare le emozioni più profonde attraverso le esperienze di vita, sia di felicità, rabbia, tristezza, ma abilmente di mostrare solo ciò che ci circonda, e che la società, ritiene accettabile. I ritratti rinascimentali portano espressioni facciali così profonde, una bellezza così sottile, quasi irreale. Spesso inizio dalla ricerca casuale di immagini di volti femminili. Mi concentro sulle espressioni facciali, e sull’enfasi di ogni linea morbida, ruvida e profonda del viso. Un barlume, nella tristezza, di un paio di bellissimi occhi. Spesso, si dice, gli occhi sono la porta della propria anima! Ho l’obiettivo di dare all’osservatore un sentimento umano comune quando si impegna con il mio lavoro, piuttosto che un sentimento imponente di vedere se stessi attraverso la società e le aspettative del mondo. Nel mio lavoro, la felicità, la tristezza si trovano anche nelle tenebre, nella fragilità e vulnerabilità della nostra natura. Il mio lavoro è un invito a connettersi con il nostro io interiore senza confini o paura di esprimere un vero sé. Viviamo in tempi così difficili, sfidando la propria salute mentale e la parte più profonda della nostra anima, spesso siamo portati a dubitare di noi e a ragionare su ciò che la società ci impone di essere.
La pittura è un’ancora di salvezza, un cancello di auto-espressione, uno spazio interiore privato dove posso connettermi consapevolmente o inconsciamente con la mia tela. Dove mi proteggo contro le esigenze della società di oggi. Il mio lavoro è spesso descritto come sensibile, spirituale quanto enigmatico. È di assoluta importanza, come artista, celebrare il più spesso possibile il valore femminile nella società, non come celebrità, ma come esseri forti, pieni di abile discernimento e di capacità di gestire così tanti ruoli durante la vita. Eppure, spesso dietro una bella, sottile, dolce espressione c’è dolore, trauma, negazione, insicurezze, dubbi che il lusso della trasparenza di tali è condannato dalla nostra società. Gli esseri umani sono costantemente alla ricerca, desiderano capire veramente se stessi, trovare un senso, uno scopo. Spesso, rivolgendosi ad un mondo interiore come meccanismo di fuga dalla realtà. I miei ritratti, spesso alludono, velando elementi dell’anima, veicolano messaggi affinché l’osservatore possa o meno connettersi. Il mio lavoro è estremamente reale eppure così bugiardo. Anche se la mia passione è principalmente il ritratto, mi diverto quasi quanto sfidare me stesso e creare pezzi che potrebbero essere un astratto, credo nella fusione dell’anima con le mani, lasciando che la tela bianca esprima il campo aperto dei mondi interiori.

Hai molti ammiratori e curatori italiani che apprezzano le tue opere, cosa ti lega di più al nostro paese? Dal momento in cui ho iniziato a crescere una famiglia ho messo in pausa le mie aspirazioni artistiche per concentrarmi solennemente su questa Qualche anno fa, quando un barlume di luce scintillava dentro me e si allineava al mio spirito, la mia creatività si riversava. Lentamente e con esitazione, ho iniziato a pubblicare alcuni dei miei lavori iniziali. Inaspettatamente, sono stato contattato da un noto curatore italiano, che ha trovato le mie opere adatte per una mostra che stavano organizzando.
Tutto il mio percorso artistico è iniziato da lì
per affermarmi come artista, partecipando poi a varie mostre in Italia e in altri paesi europei. Ho una immensa gratitudine verso la solare, ed esperta curatrice d’arte Loredana Trestin, che dirige Divulgarti Eventi Ducale e Creative Art Design (CAD). Recentemente nominata membro del consiglio curatoriale della XIII Biennale di Firenze 2021.
Le arti italiane in generale, con particolare attenzione per il primo e il tardo Rinascimento, Firenze e molte altre belle città in Italia hanno catturato la mia anima artistica. Direi che l’aspetto più importante del mio viaggio come artista è essere in grado di continuare ad esprimermi come ho fatto in quel momento, Cerco di creare, sviluppare, sempre un rapporto con l’osservatore, attraverso il mio lavoro e come ognuno si connette con esso.

Grazie mille

Lena Silva ~Lenaartsilva~ Contemporary Modern Artist Regno Unito Contatto: (0044) 07984764718 Mail: lenaartsilva@gmail.com



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