Secondo volume della saga della Notte Dell’inverno, il seguito dunque de L’orso e L’usignolo.
Vasja è braccata da un destino che la vuole o docile moglie e procreatrice di prole o chiusa in un convento… Ma ovviamente deciderà di scegliere una terza alternativa, la strada della libertà.
Travestendosi da ragazzo cavalcherà attraverso il bosco per sfuggire a un destino che altri hanno scritto per lei.
Devo ammettere che queste nuove “avventure” di Vasja non mi hanno catturato come nel primo volume sino a più di metà libro, poi però diventa improvvisamente impossibile staccarsi dalle pagine!
Ci sono sempre le stesse atmosfere invernali e le ambientazioni ricche di dettagli dell’antica Russia ma a parer mio manca un pochino l’incanto da favola che si respirava tra le pagine de L’orso e l’usignolo.
Sono però sempre più affascinata dalla protagonista, Vasja, forte, coraggiosa, sensibile ma anche un po’ avventata e passionale.
Inoltre tutto il contorno dei personaggi secondari è caratterizzato benissimo, il lettore riesce a creare empatia sia con quelli positivi che con quelli “negativi”.
La figura di Morozko è sempre quella che cattura di più il lettore a mio avviso, le scene in cui il demone fa la sua comparsa sono le più coinvolgenti e appassionanti.
Non posso svelarvi di più…. Non vedo l ora di leggere il volume conclusivo
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