Secondo volume della saga familiare che mi ha incantata.
Carmen ha una capacità narrativa e descrittiva fuori dal comune, già solo con le prime righe il lettore è nuovamente immerso nella atmosfere di quegli anni, nella vita della giovane Bianca e nei ricordi.
Dopo aver lasciato Milano (con la sua terribile devastazione) per Garivalda, e ancora Garivalda per Pavia dove diventerà una ragazza “adulta”, Bianca si troverà di fronte ad altri cambi di prospettiva, scoperte sulla sua famiglia e un nuovo dolce sentimento.
In questo libro, come nel precedente, prevalgono i buoni sentimenti, senza smancerie ma con la solidità degli animi puri.
Mentre leggevo questa storia vedevo le immagini di un film in bianco e nero scorrere nella mia mente.
Sono sempre (spero) molto sincera e obbiettiva mentre scrivo una recensione e in questo caso non è un esagerazione dire che questa saga familiare scritta da Carmen è una delle migliori che sto leggendo negli ultimi anni.
La cura nelle narrazione, nella creazione dei personaggi, l’eccellente caratterizzazione di un epoca così difficile sono il punto di forza di questo libro!

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