I Giochi migliori di sempre. L’Italia chiude la 32esima edizione delle Olimpiadi a Tokyo 2020 con 40 medaglie: dieci ori, dieci argenti e 20 bronzi in 19 discipline diverse, 16 giorni su 16 con almeno una medaglia vinta. Numeri che valgono la decima posizione nella classifica finale del medagliere, ma anche dei record storici per il nostro tricolore: mai gli azzurri avevano ottenuto così tanti podi in una singola edizione – il primato precedente era di 36 a Los Angeles 1932 e Roma 1960 – e soprattutto mai erano riusciti a conquistarne almeno uno in ogni giorno di gare e in così tante discipline. L’impresa era stata sfiorata ad Atene 2004, con 15 giorni a podio su 16, in 17 competizioni.

Un percorso da sogno, iniziato lo scorso 24 luglio con l’argento di Luigi Samele nella sciabola e l’oro di Vito Dell’Aquila nel taekwondo, e chiuso l’8 agosto con il bronzo delle Farfalle nella ginnastica ritmica. Con sette medaglie, il nuoto – considerando sia quello in piscina che quello in acque libere – è risultata la disciplina più premiata, ma è stata l’atletica a dare le maggiori soddisfazioni, conquistando cinque dei dieci ori vinti. A sfilare come portabandiera alla cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici è stato infatti Marcell Jacobs, il simbolo della rinascita dell’atletica italiana che ha ottenuto due storiche medaglie d’oro, nei 100 metri e nella staffetta 4×100 metri. Nel settore, solo gli Stati Uniti hanno fatto meglio dell’Italia, portando a casa lo stesso numero di ori ma una quota maggiore di podi, ben 23.

Nonostante gli sport di squadra siano rimasti a secco di successi, non sono mancate le medaglie delle prime volte per il nostro Paese: dalla prova mista (Tita-Banti d’oro nella vela) al pugilato femminile (Irma Testa bronzo nei pesi piuma), dal tiro con l’arco femminile (Lucilla Boari bronzo nella prova individuale) al salto in alto maschile (oro per Gianmarco Tamberi), passando per la marcia femminile (Antonella Palmisano oro nella 20 km). La spedizione azzurra a Tokyo – numerosa e multietnica, con 384 atleti provenienti da ogni regione e nati in tutti e cinque i continenti – si è quindi rivelata superiore ad ogni aspettativa, assicurandosi due medaglie d’oro in più rispetto alle otto vinte a Rio de Janeiro 2016, a Londra 2012 e a Pechino 2008. Un’Olimpiade indimenticabile, come ci auguriamo che sia quella di Parigi 2024.
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