In nome di Nessuno

Nessuno, il personaggio più noto della letteratura celebrato da Omero e da mille altri cantori ed autori. Io sono Nessuno, furbescamente aveva detto Ulisse e così nell’anonimato era sfuggito ad un destino infelice.

Credo il nesso non sia particolarmente originale, tuttavia la celebrazione dell’anonimo è al centro di questa esposizione, che trovo commovente, vicina a chi guarda, prodiga e scevra da ogni accezione snob, alla base di alcune elucubrazioni che leggo nel web.

THE LOVELY PEOPLE

Si tratta di una installazione di uno spry artist, Temper. Qualche tempo fa mi sono imbattura in un post su instagram, social che per la sua connotazione comunicativa attraverso le immagini amo particolarmente. Il potere di un messaggio veicolato da scena e caption è immediato, diretto, se fatto con cognizione di causa sicuramente efficace. Non conoscevo questo artista e quindi, colpita dalla testa a cuore della sua opera, sono andata alla ricerca di un approfondimento.

L’abbinamento di diversi materiali dell’opera è molto potente e veicola dei significati. Il bronzo opaco e spento dei corpi sui quali emergono, a posto delle teste dei cuori giganti, vermigli e brillanti. Le staue sono un omaggio a personalità di spicco della comunità locale, esseri umani che si sono contraddistinti per impegno, dedizione e desiderio di esserci per la società. Esattamente ciò che ci traghetterà fuori da questa situazione statica e colma ddi grigiume, che diciamo la verità ha stancato tutti. Ma come durante a pandemia era responsabilità collettiva uscirne o meno, a mio avviso anche in questo momento è responsabilità di ciascuno di noi impegnarsi per poter dare il proprio apporto positivo e creare le condizioni di una rinascita.

Ci sono numerose statue, disperse nei vari livelli del “The Cube” sito appunto a Birmingham, ognuna di esse rappresenta un soggetto in particolare ed in se una sorta di archetipo, l’insieme di tutte creano una declinazione vincente dell’essere umano. Il desiderio di onorare chi con le sue azioni quotidiane, compie il suo dovere, cura gli affetti e contribuisce all’unità sociale. Tra queste troviamo: “Il lavoratore” un uomo seduto su una panchina intento a leggere un giornale, rappresenta Berry O’Neil, che dopo aver lavorato per grandi compagnia dimostra come non ci sia niente di più dignitoso ed onesto. Poi camminando ci si imbatte “Il sopravvissuto” un uomo che affronta anche tempi di crisi con coraggio, a piene mani raccoglie le sue forze e le sue capacità e riesce nel suo piccolo ad emergere. “Madre e figlia” costrette dagli eventi a scelte dolorose, la madre Rachel che dovrà lasciare la piccola Ellie-Mae alle cure di una struttura di accoglienza per i bambini.

The Cube - Visit Birmingham

Un nuovo umanesimo, dove i cervelli di persone assolutamente comuni ma, illuminati dal cuore, siano tesi e predisposti verso un’evoluzione positiva. Intenzioni ed azioni coerenti, verso quanto di giusto possiamo per noi e per il prossimo, ognuno di noi nel suo piccolo. Il compito è quello di proporre al micromondo con cui abitualmente interagiamo la migliore versione di noi stessi e delle nostre azioni. Questa è la nostra missione più importante, l’appuntamento a cui non possiamo rinunciare, per non pentirci un domani di non aver fatto abbastanza, di non esserci stati, di aver perso quell’attimo fuggente in cui essere autentici, umani, amorevoli. Di essere Nessuno eppure orgogliosi di noi stessi.



Categorie:Arte&Artisti

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