Un tè a Chaverton House di Alessia Gazzola

Quando leggo un libro e per tutto il tempo rimango con il sorriso stampato sulle labbra, sono felice perché mi ha regalato delle ore di evasione allegra e spensierata.

Alzi la mano chi non ha bisogno di spensieratezza, in questo periodo così opprimente.

L’ultimo romanzo di Alessia Gazzola, Un tè a Chaverton House, alleggerisce il cuore dai pensieri che ci appesantiscono e per questo lo consiglio vivamente a tutti quelli che hanno bisogno di una boccata di ossigeno.

La trama sembra in apparenza molto semplice, una ragazza è ancora in cerca di se stessa e tenta di capire cosa deve fare della sua vita professionale e personale partendo per l’Inghilterra con un biglietto di sola andata. In realtà, come l’autrice ci ha sempre abituato in tutti i suoi romanzi, le sue storie sono frutto di un lavoro di ricerca accurato e anche questa volta, il tema che fa da sfondo alla trama e che è il motore della partenza della protagonista, è quello dei prigionieri di guerra nel secondo conflitto mondiale.

L’intreccio con la storia contemporanea è sapientemente costruito dalla Gazzola che dimostra di muoversi molto bene nel contesto inglese, sia per quanto riguarda la lingua, con cui gioca abilmente prendendo spunto dalle storie di Tegamini su Instagram -puntualmente menzionata nei ringraziamenti – sia per la conoscenza della letteratura e della società inglese.

Le pagine scorrono via veloci con una storia leggera che rinfranca gli animi.

Con l’ironia, caratteristica di tutti gli scritti della Gazzola, vengono affrontati argomenti importanti come la ricerca della propria strada, dopo una perdita brusca del lavoro e di una convivenza, ma anche della difficile situazione delle mogli dei soldati e dei prigionieri di guerra di cui si avevano poche e frammentarie notizie.

Come è successo per Alice Allevi e Costanza Macallè, sarà difficile non amare perdutamente anche la protagonista di questo romanzo: Angelica Bentivegna.

Angelica non è un’eroina di quelle perfette e stucchevoli: è una ragazza vera, piena di insicurezze e di dubbi, consapevole dei suoi valori e dei suoi punti di forza, che ama vestire comoda e ha una passione folle per la panificazione. Una protagonista, insomma, che potrebbe essere tranquillamente la ragazza della porta accanto e pertanto è facile immedesimarsi con lei o quanto meno provare una umana simpatia.

La sua filosofia di vita può essere rappresentata da questa frase estratta dal libro: “La notte non dura che qualche ora di cui non abbiamo neppure la percezione. Chiudiamo gli occhi e quando li riapriamo il tempo è trascorso e la vita ci aspetta. Non sapere se sarà benigna o pronta a rifilarci una mazzata è il bello della scommessa che ogni giorno facciamo con lei”.

Notte dopo notte, Angelica scommette sulla sua benevolenza e, giorno dopo giorno, si rimbocca le maniche e si dà da fare per capire cosa la vita ha in serbo per lei.

@faluan3_monicacosta

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Categorie:Libri, Narrativa

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