Il Festival, si sa, non è scienza esatta e alle volte capita che la canzone vincitrice non abbia successo mentre quella “scartata” diventa una hit, entrando, alle volte, nella storia della musica italiana.
In questo articolo cercheremo di citare alcune degli scarti del Festival che poi sono diventate canzone intramontabili. Ci concentreremo sui pezzi più famosi scartati prima o durante la gara.

Nella lunga lista di canzoni famose squalificate c’è “Una lacrima sul viso” di Bobby Solo del 1964. Perché il pezzo non fu ammesso alla finalissima? Semplice: il cantante aveva bevuto un po’ la sera prima di esibirsi ed era rimasto senza voce quindi pensarono di farlo esibire in play back ma allora era contro il regolamento e fu squalificato. Della serie “chi è causa del suo mal…”
Nel 1966 a essere esclusa è una canzone di Adriano Celentano, Il ragazzo della via Gluck. Troppo avanti per il festival di quegli anni?
Nel 1967 a essere esclusa durante la prima serata è “Ciao amore, ciao”. In quegli anni a interpretare la stessa canzone erano due cantanti e assieme a Tenco che aveva scritto il pezzo c’era Dalida. Il pezzo non convinse e quindi Tenco, per ribellarsi al sistema discografico, si ammazzò. Ma ancora oggi non tutti sono d’accordo sul suicidio, c’è chi afferma che sotto quel gesto ci fosse altro e chi pensa a un delitto mascherato. Si dice che la camera dell’albergo dove alloggiava Tenco non è molto gradita ai cantanti… Scaramanzia?
L’anno dopo la commissione del festival non accettò una canzone che parlava proprio di suicidio, perché definita poco adatta al festival della canzone italiana. La canzone era di Domenico Modugno, il titolo Meraviglioso. Chi non la conosce?

Tra gli anni ’70 e gli anni ’80 sono tanti i pezzi a essere eliminati soprattutto perché esibiti prima di salire sul palco del festival tra cui Favola Triste di Silvia Conti e un pezzo cantato dadi Patty Bravo, Pigramente Signora.
Nel 2005 sul palco dell’Ariston si esibisce tra le nuove proposte un gruppo salentino, i Negramaro, con il pezzo Mentre tutto scorre, pezzo che vinse il “Premio della Sala Stampa Radio & TV” ma non si classifica tra la rosa dei finalisti.
Il 2005 per la sezione giovani del Festival è un anno strano: tra i partecipanti ci sono anche i Modà che, anche loro esclusi, otterranno il consenso del pubblico. Mentre Semplicemente degli Zeroassoluto non viene neanche inclusa tra i partecipanti. Povia viene escluso perché aveva già cantato il pezzo. A questo punto vi chiederete chi vinse la sezione giovane nel 2005? Laura Bono.
Nel 2006, mentre si trovava in viaggio in India, Irene Grandi venne a sapere che la sua canzone non era stata ammessa al Festival del 2007. Con molta filosofia pensò quindi di far uscire il pezzo dopo il Festival e così, Bruci la città, divenne una hit estiva.
Beh, come si dice, non tutti i mali vengono per nuocere!
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