Sangue di Giuda, un vino leggendario

Quella che vi voglio raccontare è la straordinaria leggenda del Sangue di Giuda, vino prodotto nell’Oltrepò pavese. L’Oltrepò pavese è una terra a Sud del fiume Po, nella provincia di Pavia. Il panorama collinare è contrassegnato da vigneti terrazzati, paeselli contadini, borghi medievali ed antichi castelli. Zona perfetta per passare un fine settimana alla scoperta di punti storici e naturalistici, assaggiare del buon cibo e soprattutto degustare buon vino.

Il mito narra che Giuda, amaramente pentito per aver tradito Gesù, decise di togliersi la vita, tuttavia Dio lo fece resuscitare in segno di perdono, chiedendogli però di redimersi compiendo una buona azione. Reincarnato a nuova vita Giuda si ritrovò nel comune di Broni, proprio nell’Oltrepò pavese, nel bel mezzo di un’epidemia che stava colpendo tutte le viti della zona. Contadini e viticoltori erano disperati, il loro bene più prezioso rischiava di scomparire. Giuda decise allora di redimersi offrendo il suo sangue come sacrificio per guarire le viti malate dalla distruzione imminente.  L’anziano del villaggio fu incaricato di compiere il sacrificio ma quando il vecchio levò il coltello al cielo, una forza ascetica glielo impedì. Giuda si allontanò pensando che la sua offerta fosse stata insufficiente ma, appena fuori dal paese, vide le viti risorgere rigogliose ed apprese con gioia di essere stato perdonato. I grati viticoltori del posto diedero così il suo nome al vino che produssero con le viti rifiorite.  

Secondo il disciplinare, il Sangue di Giuda può essere prodotto solo in specifiche aree dell’Oltrepò Pavese orientale e precisamente nei territori di Broni, Canneto Pavese, Castana, Cigognola, Pietra de’ Giorgi e Stradella. Qui il suolo si presenta particolarmente argilloso e calcareo conferendo al vino le sue tipiche qualità organolettiche. La vinificazione non è semplice, infatti viene generalmente prodotto dalla fermentazione disgiunta delle principali uve della zona, con prevalenza di vitigno Croatina, che vengono poi riunite dopo i diversi stadi di maturazione. La tempistica è tutto per il risultato finale. Se non è di buona qualità può ricordare un Lambrusco un po’ annacquato.

Il residuo zuccherino lo rende un sorprendente vino dolce da dessert. Il suo profumo è fruttato, il colore è un intenso rosso rubino (ricorda davvero il sangue). Al palato risulta mediamente corposo, piacevolmente dolce e fresco. Il Sangue di Giuda DOC va servito a una temperatura di 12°C ed è ottimo con dolci a base di frutta o confetture (es. crostate), ma anche con formaggi secchi piccanti.

Non so voi, ma io ho già in mano il mio calice. Prosit!



Categorie:FoodandWine, In cantina

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