Oggi abbiamo il piacere di intervistare Annalisa Stancanelli autrice che ha pubblicato con Mursia e Newton Compton.
Annalisa Stancanelli è giornalista iscritta all’ordine dei giornalisti, elenco dei pubblicisti. Fino al 2013 docente di materie letterarie e latino nei Licei, ha due lauree e dal 2013 è Dirigente Scolastico.
Salve Annalisa, benvenuta tra le pagine di Life Factory Magazine e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Potrebbe raccontarci qualcosa di lei?
Grazie per avermi posto queste domande. Scrivo saggi e romanzi dal 2008, ho anche pubblicato alcuni piccoli saggi con Laterza. Sono iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti e collaboro con il quotidiano LA SICILIA dal 2005; ho scritto anche per la rivista Sicilia in Viaggio e per la rivista Inout. Da diversi anni mi occupo di approfondimenti culturali, artistici e di spettacolo. Pubblico articoli sulle pagine culturali de La Sicilia e collaboro a riviste online di arte e cultura. Ho appena pubblicato la biografia di Caravaggio, narrando le sue avventure a Roma, Milano, Napoli, Malta, Siracusa e Messina, “Forse non tutti sanno che Caravaggio. La vita di un genio fra arte, avventura e mistero” (Newton Compton).

A dicembre 2020 esce per Mursia Editore “Mistero siciliano”: potrebbe presentarlo brevemente ai nostri lettori?
Con grande piacere. Si tratta di un thriller che ha come cifra la cultura perché la narrazione ariosa ha spesso al centro la meravigliosa storia della città che ho scelto come location. E’ ambientato a Siracusa, raccontata nel suo passato antico, e nel suo presente e dipinta come un quadro nei suoi paesaggi più affascinanti e nei suoi edifici più belli e aree archeologiche. Al centro del thriller si trova la scoperta fortuita di una sepoltura che potrebbe essere quella di Archimede e che scatena le voglie di un criminale di altissimo livello. Lo scavo archeologico collega le vicende del vicequestore aggiunto Regazzoni, impegnato in un’inchiesta complicatissima sull’omicidio di una escort con un abbigliamento che ricorda il film “Eyes wide shut”, a quelle dell’amico d’infanzia Marco Graziano, a capo del team che si occupa dello scavo della tomba, un tunnel oscuro e inquietante. Le due indagini si mescolano con un ritmo serrato che spinge il lettore a voler sapere sempre di più di cosa accade e a conoscere il temibile e crudele Boss di nome Morfeo che muove le sue pedine alla ricerca del tesoro della tomba. Nel romanzo vi sono azione, intrighi, tranelli, inseguimenti, attacchi di droni e indagini nel mondo del web criptato.
Il suo romanzo è uno splendido omaggio alla Sicilia e in particolare a Siracusa: come mai la scelta di questa location?
Perché Siracusa è la città in cui vivo e che mi emoziona e, soprattutto, la città che anche dopo tanti anni mi offre sempre nuovi misteri da affrontare. E’ una perla di bellezza per tantissimi aspetti. Il periodo greco, l’epoca romana, i palazzi e le chiese barocche. Le meraviglie paesaggistiche, i borghi vicino, come Palazzolo, le oasi faunistiche, i luoghi che mescolano natura e storia come Pantalica e la Valle dell’Anapo. Un concentrato di storia, arte, letteratura, mito, archeologia. Da Siracusa, fra gli altri, sono passati Platone, Cicerone, Federico II, letterati del Settecento, dell’Ottocento e Novecento, personaggi storici come Lord Nelson, grandi autori e intellettuali, il pittore Caravaggio, Freud e Winston Churchill, Pascoli e D’Annunzio….potrei continuare all’infinito. Siracusa è la città natale di Elio Vittorini, il mio autore preferito da sempre, il primo che ha narrato la luce speciale di Siracusa e la bellezza unica al mondo di Piazza Duomo, il cuore di Ortigia.

“Mistero siciliano” è un romanzo che mescola elementi appartenenti al genere poliziesco ma anche storico. Potrebbe spiegare ai nostri lettori come e perché è nata questa storia?
Volevo fortemente parlare di Archimede, della sua vita, del suo genio, del suo destino. Volevo raccontare la sua casa, il suo studio, il palazzo dove incontrava il re Ierone II ma desideravo anche illuminare le vite di altri personaggi storici poco noti come il re ragazzino Geronimo e sua sorella, la principessa Armonia, di cui racconto le morti terribili. Allora ho deciso di incrociare un’indagine poliziesca con una scoperta archeologica tenendo come tema centrale “la bellezza” e i tesori archeologici. E’ nato poi il personaggio di Morfeo, il crudelissimo Boss, che oltre ad essere l’antagonista è diventato il terzo protagonista del romanzo, anzi il quarto perché anche SIRACUSA è un personaggio.
Sta lavorando a qualche nuovo progetto per il futuro, magari che includa anche nuove avventure legate a “Mistero siciliano”?
Ho finito un romanzo storico, per il quale attendo risposte, che riguarda gli Sforza, e sto scrivendo la biografia di Leonardo da Vinci. Nel cassetto ho una nuova storia che mi chiama in cui al nostro vicequestore aggiunto Gabriele Regazzoni potrebbe essere affiancata una donna molto molto speciale. Il detective con il codino ha un grosso caso in sospeso che tornerà a tormentarlo e a procurargli dei grossi incubi.
Ringraziamo Annalisa Stancanelli per il tempo che ci ha dedicato.
a cura di Caterina Franciosi

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