Ai tempi del Coronavirus gli operatori del settore enogastronomico si sono dovuti reinventare per “tirare avanti” senza lasciarsi sopraffare dalle preoccupazioni e i dubbi sulla ripartenza del mondo della ristorazione. In questo momento così delicato vogliamo far parlare il territorio, con la voce di Luciano e Davide, coppia nel lavoro e nella vita, che hanno trasformato la passione per la cucina nella loro professione. Siamo a Lastra a Signa, un comune alle porte di Firenze. Qui, nel centro storico, potete fare una sosta al BarLume, un locale rinnovato con un’atmosfera accogliente e luminosa.
Ciao Luciano e Davide, quando e come nasce BarLume?
Ci risponde Davide. Il Barlume è nato il 13 gennaio del 2018. Luciano aveva perso il lavoro ed io lavoravo troppo lontano, dovendo sottrarre tempo alla mia famiglia ed al tempo libero. Spinti dalla passione di Luciano abbiamo deciso di rispolverare la mia qualifica professionale in cucina aprendo il nostro ristorante.
Invece voi due quando vi siete conosciuti e da quanto tempo siete sposati?
Ci siamo conosciuti ed innamorati il 29 Agosto del 2003. Nel 2011 abbiamo deciso di ufficializzare la nostra storia d’amore e ci siamo sposati a New York, ed abbiamo trascritto l’unione civile in Italia nel 2016, diventando a tutti gli effetti una famiglia arcobaleno.
Qualcosa che vi ha dato molto nel vostro mestiere?
La più grande soddisfazione è vedere che i nostri piatti sono apprezzati da tutti i nostri ospiti, ma anche la fortuna di lavorare vicino a casa, che ci permette di conciliare lavoro e famiglia.
Qualcosa che vi ha dato molto nella vostra vita di coppia?
I nostri figli. Ne abbiamo due e sono la nostra vita.
Raccontateci com’è essere una squadra sia nella vita che nel lavoro, e quali sono le passioni che vi uniscono?
Sicuramente il mondo della ristorazione è la passione che più ci accomuna, ma in generale ci piace condividere gli interessi l’uno dell’altro. Che sia al BarLume o nella quotidianità, il motto della nostra squadra è “non mollare mai”. Ne abbiamo passate tante, ma siamo sempre andati avanti a testa alta senza arrenderci.
Il vostro piatto preferito, quello che consigliereste a tutti gli ospiti del vostro ristorante?
Siamo forti sia sul salato che sul dolce. I piatti che riscuotono più successo sono la nostra paella valenziana e l’intramontabile tiramisù.
Chi di voi due è lo chef, e che tipo di cucina volete trasmettere?
Lo chef sono io, ci risponde Luciano. Con la mia cucina cerco di trasmettere i sapori tradizionali rivisitati in chiave etnica e vegetariana.
Quali sono le vostre scelte etiche sia in cucina che nella vita quotidiana?
Il tutto si può riassumere con una parola: Libertà. Libertà nel nostro orientamento professionale e di vita.
A volte si tende a dare per scontato cosa sia la libertà, pensando che significhi solo voler fare o non fare determinate azioni, poter scegliere tra sì o no, amare o non amare, ci piace o non ci piace. In realtà Libertà è qualcosa di più profondo.
Libertà è frutto di consapevolezza e di conquista.
Una parola o una frase che descriva il vostro ristorante
Accogliente!
Una parola o una frase che descriva il vostro amore
L’unica parola che ci viene in mente è “Infinito”.
Perché si viene a mangiare al Barlume?
Al BarLume si viene a mangiare per i piatti buoni e la cucina che strizza un occhio alle contaminazioni del mondo. Ma anche per l’atmosfera rilassata e divertente. Prima del Covid ci piaceva organizzare cene a tema con momenti di animazione, giochi, musica e spettacolo. Vogliamo stupire, intrattenere sorprendere e far divertire, una sinergia che soddisfa oltre che al palato anche lo spirito. E’ il posto ideale dopo casa tua!

https://www.facebook.com/barlumelastraasignafi/
Categorie:FoodandWine, In cucina, interviste, Trattorie, Risto&FastFood
Rispondi