Esce su YouTube “Feel Your Fall” una video-performance per rivendicare la potenza dei mezzi e dei linguaggi dell’arte, in un momento in cui i luoghi della cultura vengono chiusi a causa dell’emergenza pandemica.
Il dispositivo elettronico si fa teatro e viene “bucato” dalla performance fisica – rituale – dell’artista anglo-italiano, ingabbiato dentro il dispositivo stesso.
Esce oggi il video (guarda qui) di “Feel Your Fall” di BEERCOCK, diretto da Vincenzo Guerrieri e co-prodotto da PANK Agency e Garage Arts Platform, una testimonianza minimale e potente della fisicità del performer anglo-italiano che si muove dentro un non-luogo: da un lato rappresenta il concept stesso del disco “Human Rites” (in uscita a dicembre 2020), ovvero “Voce. Corpo. Rito.”, di cui il singolo “Feel Your Fall” è il secondo estratto; dall’altro vuole mettere in relazione il rito sociale basato sulla prossimità fisica con il rito digitale della comunicazione tramite dispositivi elettronici, da cui la scelta del formato verticale (“stories”).
È a tutti gli effetti una performance nella performance: tutto quello che si vede nelle riprese è avvenuto una volta sola, nulla è mai stato ripetuto. Al climax finale del video, l’audio del singolo viene sostituito dal suono live davanti alla telecamera delle percosse di BEERCOCK sul proprio corpo, ad evidenziare al massimo la verità fisica rispetto alla distanza della fruizione digitale.
Con il singolo “Feel Your Fall”, in uscita anche sulla pagina Bandcamp di 800A Records, il performer anglo-italiano BEERCOCK continua la ricerca sonora iniziata con il precedente singolo “See you around the bend” (ascolta su Spotify), basato sull’uso esclusivo dei suoni del corpo e di un muro di voci, di ispirazione gospel ma dalle tinte ancora più tribali. Anche stavolta la produzione di Fabio Rizzo si avvale soltanto di un microfono per la ripresa delle parti vocali e corali e dei beat ricavati dal fiato e delle mani.
Gabriele Lo Piccolo
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