“La nostra folle, furiosa città” di Guy Gunaratne


La città brucia di nuovo. L’ho visto per le strade, piene di gente, brulicanti di risentimento e rovine. Che uomo diventerà il mio figliolo in mezzo a questa marea?

Sinossi: Per Selvon, Ardan e Yusuf, figli di immigrati, cresciuti nella periferia disagiata di Londra, estate significa quello che significa per tutti i loro coetanei: calcio, musica, ragazze. E amicizia, naturalmente; quell’amicizia totale come può esserlo solo un legame fra adolescenti, quasi una fratellanza, l’unico punto fermo in un mondo complicato dal quale non sembra esserci possibilità di fuga. Quando un soldato bianco viene ucciso da un ragazzo di colore, la violenza sotterranea che da sempre abita la città e la ferocia che ne avvelena l’aria esplodono: nessuno è più al sicuro. Nonostante i ragazzi cerchino di restarne fuori, il mondo esterno finisce per travolgere anche loro, ricordandogli in modo brutale la loro drammatica condizione di stranieri nella nazione in cui sono nati: tanto diversi dai terroristi e dai fanatici religiosi, quanto estranei rispetto al popolo inglese purista e nazionalista. Mentre attorno a loro la furia si scatena, Yusuf viene risucchiato in un altro vortice ancora più pericoloso: l’ondata di radicalismo che sta dilagando nella sua moschea e minaccia di trascinare con sé il problematico fratello Irfan.
Un romanzo d’esordio esplosivo, che ha portato l’autore fra i finalisti del Man Booker Prize dipingendo in modo vivido la violenza di una periferia degradata di oggi e la forza salvifica dell’amicizia adolescenziale


La nostra folle, furiosa città è un romanzo razziale i cui personaggi sono tutti immigrati della periferia di Londra, un luogo diviso in blocchi e dove vive ogni comunità disposta a interagire più che altro con chi, come gli altri, ha molta difficoltà di integrarsi con i londinesi, che durante lo svolgimento non vediamo mai. Il punto di vista rimane unicamente dalla parte dello straniero, sebbene i personaggi che si susseguono tra i capitoli siano differenti. Non conosciamo solo ragazzi come Selvon, Yusuf e Ardan, ma anche gli adulti Nelson e Caroline, le cui vite si intrecciano a quelle dei più giovani; i cui trascorsi verranno svelati nel raccontare il loro complicato passato.

Le giornate dei tre ragazzi passano più o meno nella stessa routine: giri, partite di calcio con gli amici e i nemici di quartiere, divertimento nei locali, qualche scazzottata e il pavoneggiarsi davanti alle ragazze e osservare il posto in cui si vive con amarezza, soprattutto dopo la notizia dell’omicidio di un soldato da parte di un immigrato come i protagonisti, gesto che ha infervorato gli animi dei bianchi e sta provocando diversi tafferugli nelle zone vicine.

I tre amici che ci mostrano questo mondo incorniciato sono Selvon, un ragazzone di colore in apparenza superficiale e una futura promessa nell’ atletica, sempre in allenamento e a fare gli occhi dolci alla ragazza che desidera. Ardan è irlandese, ama la musica ed ha un carattere più timido rispetto agli amici, la tipica personalità che resta in disparte. Yusuf è pakistano, soffre per la morte del padre, una figura importante nella loro moschea, e per la depressione del fratello, dolori che condizionano inevitabilmente il suo destino, purtroppo tragico. La storia di Yusuf è di certo quella più angosciosa e approfondita, anche se i personaggi sono tutti più o meno delineati.

L’intreccio, seppur lo stile sia scorrevole, inizialmente è piuttosto statico, poi verso la seconda metà il ritmo comincia a cambiare e la storia diventa più interessante e drammatica. Una realtà che mette un po’ di tristezza, questa persistente non integrazione, anche se esposta in maniera blanda poiché qui non si parla di fanatismo, ma delle difficoltà di chi viene da altri paesi.

Titolo: La nostra folle, furiosa città
Autore: Guy Gunaratne
Editore: Fazi Editore
Genere: Narrativa razziale

La nostra folle, furiosa città | Guy Gunaratne | Fazi Editore


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