Bolle di Sapone come titolo e immagine di copertina, con l’autore che negli abstracts accenna a un viaggio, intrapreso dopo aver ricevuto una notizia shoccante. Tutto posso pensare tranne a un romanzo MM dalla forte connotazione psicologica, invece è proprio così.
Sinossi: “Bolle di sapone” racconta la storia di un viaggio dentro l’universo emotivo e onirico di un ragazzo, che, ricevuta una notizia sconvolgente, decide di mettersi in cammino per risolvere alcune situazioni rimaste in sospeso. Sullo sfondo di un’Italia rigogliosa di bellezza e foriera di suggestioni, il protagonista riflette sul suo passato, sui suoi desideri e sull’amore in tutte le sue sfaccettature, fino ad approdare a nuove consapevolezze che sigleranno l’approdo alla meta finale.
Il libro d’esordio di Marcobalto mi spiazza, mi colpisce come un fulmine a ciel sereno, mi costringe a ripercorrere la mia adolescenza, così diversa da quella vissuta da tutti i protagonisti della narrazione. A soli 30 anni il protagonista (del quale non viene mai menzionato il nome) deve fare i conti con anni bui alle spalle, e forse con un futuro dalle tinte ancora più fosche. Il tempo, il tempo è tiranno per capire meglio le dinamiche del passato e fare pace con gli altri, oltre che con se stesso. Amori vissuti intensamente, forse troppo, un rapporto da sempre irrisolto con Lollo, l’amico del cuore. Alcool e fumo, molto fumo ad annebbiare le menti dei protagonisti, troppo inclini ad assecondare i propri vizi e poco a chiarirsi le idee sulle reali aspirazioni.
Marcobalto mischia sapientemente l’onirico con il vissuto, che arrivano quasi a fondersi
inestricabilmente nell’imprevedibile finale. Un viaggio per l’Italia e nella mente del protagonista, un romanzo crudo che non ammicca agli occhi del lettore, ma lo porta a riflettere sul perché dell’esistenza, sulla necessità di prendere in mano le redini del gioco prima che sia troppo tardi.
Imperdibile
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