Robin edizioni ci propone Ritorno a Villa Blu: un libro affascinante, misterioso e fanciullesco
Sinossi: È giugno e come ogni anno tre fratelli, Alessio, Francesco e Tommaso, ritornano a Villa Blu, la dimora di famiglia dove hanno trascorso tante altre estati. Questa volta, però, saranno soli: non ci sarà più il nonno né i genitori e i tre protagonisti si troveranno a gestire la villa di famiglia avuta in eredità dal nonno Ascanio e a fronteggiare misteri, maledizioni ed eventi irrisolti che coinvolgono Villa Blu e il bosco limitrofo. Nel paese sulle sponde del lago, figure inquietanti e altre benevole si intrecceranno alle vicende dei tre fratelli, vittime di un maleficio che vedrà il suo culmine il giorno del solstizio.
È giugno e questo è un libro perfetto per questo mese. Perché parla di giugno, perché va oltre questo mese, perché è passato e presente insieme. Perché vede il futuro e torna ancora indietro.
Autunno, estate, ombre e rinascite: 22 capitoli, una villa come lascito, protagonisti uomini e bimbi, sguardi timidi ma personalità delineate e forti. Tutto questo ce lo racconta, intessendo una trama delicata e suggestiva, che rilassa e coinvolge, Gianni Verdoliva.
Sin dalle prime righe si nota la passione per la descrizione dei suoi protagonisti che non hanno una personalità scontata ma degli animi davvero sorprendenti, capaci di far innamorare il lettore.
Ecco quindi l’introspezione psicologica e costante, flashback che rendono le pagine passate, remote ma attuali perché allo stesso tempo abbracciano i pensieri del presente. Fascinoso è il riferimento all’esistenza: siamo uomini, siamo anime, siamo qualcosa che è oggi e sempre, è ieri e oltre tutto ciò che viviamo.
Vengono analizzati principalmente tre topic: vita, morte, post mortem.
In aggiunta, l’animo umano: fragile e ignaro di molte cose ma al contempo consapevole che tutto muta, si trasforma, non resta mai uguale alla sua forma originaria ma, questo, aiuta a credere, crescere e a trovare un equilibrio in questa frenetica e dinamica vita che scorre incessantemente come un fiume in piena, come pioggia d’inverno prepotente ed incessante.
“Sotto l’ombrellino e la pioggerella battente Alessio stava fermo, immobile. Scrutava, guardava, ascoltava…”
Alessio, Francesco, Tommaso.
Un pensiero, un’azione, stati d’animo.
Ricordo d’infanzia. Fanciullezza.
Adolescenza.
L’autunno visto come ombra. Giugno che è melodia di distacco dal grigiore di pensieri pesanti. Tutto è dosato, descritto e piacevolmente servito su pagine dolcemente pensate e rese vive da grande impianto narrativo e descrittivo. Relazioni umane e pensieri umani: è per questo che bisognerebbe leggere questo libro. Invitante, suggestivo, vivo e semplicemente emozionante.
Un libro davvero interessante dove sono i protagonist a creare la storia e dove i flashback rendono il tutto molto interessante. Mi piace!
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