Il racconto della vita di Sofia si snoda tra episodi del suo passato e il presente, portando il lettore dentro la sua vita in ogni più piccola sfaccettatura.
L’amore “malato” che sua madre manifesta nei suoi confronti, con continui attacchi di rabbia e violenza alternati a deliranti attimi di affetto, il padre violento e rabbioso, il rapporto spezzato con la sua adorata nonna, hanno creato nella protagonista un baratro profondo di paura e frustrazione.
Sofia cresce quindi con dei disagi emotivi seri che la porteranno ad infliggersi ferite fisiche e mentali pur di sopportare la sua stessa vita. Solo l’amore di Emma potrà riuscire a far tornare uno spiraglio di luce tra le ombre della sua anima.

La prosa leggera, semplice e scorrevole si scontra con tematiche buie e dolorose formando così un testo che va oltre la lettura, ma che entra dentro il lettore con forza. La sofferenza di Sofia, soprattutto bambina, mi ha straziato il cuore, ho desiderato più volte entrare in quella, cameretta angusta e sporca, stringere quella bimba disperata e volerle bene.
Narrato in prima persona e diviso in capitoli molto brevi, questo romanzo non ti permette di staccarti dalle sue pagine.
Ogni frase, ogni parola, si incastra perfettamente in quella successiva dando vita all’urlo silenzioso della protagonista.
Il ritmo è costantemente alternato tra brevi tregue e parti dominanti, tra la ricerca del dolore e la redenzione.
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