“Stordita dallo sciacquio del mare, sonnecchio, annoiata. Socchiudo gli occhi, il chiaroscuro della sabbia lavorata dall’acqua mi sorprende sempre; mi affascina il continuo cambio di colore del bagnasciuga, il vellutato susseguirsi di grigi che accompagna il movimento regolare delle onde.
Il mare! Un vento leggero ne increspa la superficie creando piccoli riccioli spumosi e l’iridescenza cangiante delle acque aggiunge stordimento allo stordimento; la mente vacilla nel delirio di tanta bellezza e, stremata, si arrende. Scivola, lenta e inesorabile, nelle spire voluttuose del sogno.” È l’inizio di “Sottomarina”, uno dei racconti del libro “La Scatola di Latta”, racconti e ricette.
Disponibile nel sito di Bertoni Editore e in tutte le piattaforme di vendita online.
Ingredienti
500 grammi di sarde freschissime
1 chilo di cipolle bianche dolci
Olio di arachide per friggere
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
2 bicchieri di aceto bianco
Farina 0 quanto basta
Sale pepe
Uvetta sultanina e pinoli
Alloro
Eviscero le sardine, tolgo la tasta, le lavo e le asciugo. Le infarino e le friggo in olio di arachide. Naturalmente potete usare l’olio extravergine d’oliva anche per friggere, è il migliore, si sa!
Affetto sottili, sottili le cipolle e le faccio appassire nell’olio extravergine, appena morbide verso l’aceto e faccio evaporare.
Regolo di sale e pepe.
Dispongo le sarde in una terrina profonda, unisco uvetta ammollata, pinoli e qualche foglia d’alloro.
Verso parte della marinata e continuo fino a esaurimento degli ingredienti.
Era il sistema usato per conservare il pesce quando non c’erano i frigoriferi.
Classico “cicchetto” servito nei bacari veneziani, si gusta dopo almeno 24 ore di marinatura.
Il video della ricetta lo trovate su www.ilgustodiuntempo.it
a cura di Roberta Libero
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