Nel doodle di Google troneggia l’immagine di Ignaz Semmelweis, così incuriosita ho letto la sua storia.
Ignaz Semmelweis è stato uno scienziato nel Diciannovesimo secolo e viene ricordato non per una data particolare (nascita o morte), ma una la scoperta molto importante che è quella del lavarsi bene le mani e che si sta rivelando fondamentale in questi giorni di pandemia di coronavirus (SARS-CoV-2).
Semmelweis è considerato il primo scienziato a comprendere l’importanza di un’adeguata igiene per prevenire le infezioni. Questa vitale scoperta gli avvalse il titolo di “salvatore di madri”. Il motivo fu dato dal fatto che capì che le infezioni, specie quelle dovute al post parto, erano da implicarsi alla poca igiene degli operatori sanitari.
Nonostante si constatò la riduzione della mortalità per infezioni, questa pratica non venne accolta con favore dai colleghi di Semmelweis. Si sentì perseguitato per le sue scoperte e nel 1865 venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico, dove morì di infezione per le ferite riportate dopo essere stato picchiato dalle guardie dell’istituto.
Nel 2013 l’UNESCO ha deciso di inserire alcuni documenti sulla scoperta di Semmelweis nel registro della Memoria del mondo.
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