Quelli che oggi tutti conosciamo come short fecero la loro comparsa nel tardo diciannovesimo secolo, come divisa scolastica per i bambini maschi.
Ovviamente dovremo attendere molti anni, precisamente fino al 1933, per vederli indossati da una donna; la prima fu la tennista Alice Marble che li indossò in un campo da tennis.
All’epoca erano un tipo di bermuda sotto il ginocchio ma la loro evoluzione era appena cominciata.
Negli anni 40/50 alcune stelle del burlesque e del cinema iniziarono a sfoggiare short appena più lunghi di uno slip, lasciando ben poco del corpo femminile all’immaginazione.
Anche negli anni 60 vediamo volti come Brigitte Bardot indossare short aderenti e stivali, un look ancora attuale; anche Jackie Kennedy li indossa con classe ed eleganza minimal insieme ad una t-shirt nera e occhialoni, stile Capri.
Ma la svolta forse arriva negli anni 70, in cui li vediamo anche in diverse campagne pubblicitarie, film, in televisione e in passerella.
In questo decennio nascono anche i molto criticati hot pants.
Nel mentre, stilisti del calibro di Yves Saint Laurent, Fiorucci ed Emilio Pucci iniziano a sperimentare nuovi modelli.


Nel nuovo millennio vengono riportati in auge dalle rockstar, e dunque gli stilisti non perdono l’occasione di ripresentarli: optical per Emporio Armani, mini per Blumarine, a palloncino per Miu Miu, indossato con la giacca per Gucci, D&G e Stella Mc Cartney. Irriverenti e colorati per Moschino.
Insomma, seppur con tessuti e abbinamenti diversi ogni designer ci ha mostrato la sua personale visione dello short.
Un capo di abbigliamento giovanile, grintoso e di derivazione sportiva che negli anni ha sicuramente rivestito compiti di maggior rilievo; negli anni 70 anche le ragazze più audaci hanno iniziato ad indossarli con disinvoltura mostrando a tutti la bellezza e la libertà del corpo femminile.
Se vogliamo, ancora oggi seguendo quello che è il movimento #metoo, ogni donna deve sentirsi libera di mostrarsi in tutta la sua bellezza senza preoccuparsi di attirare su di sé i più beceri commenti e non solo. Attenzione però: da donna consapevole a lolita il passo è breve.
E dunque, care donne, si agli hot pants in spiaggia, si al Bermuda a palloncino in estate, si al pantaloncino nel tempo libero ma ricordiamoci che la disinvoltura e la conquista di chi li ha indossati per la prima volta negli anni 70, partiva da una grande consapevolezza di sé, del messaggio che si voleva finalmente esternare e dalla volontà di liberare il nostro corpo.


Ancora oggi vengono proposti in diverse sfilate e in diversi modelli, io vi invito a scegliere quello che più rappresenta la vostra personalità, quello che meglio veste il vostro fisico, quello che vi fa sentire a vostro agio.
Fortuna vuole che i designer abbiano realizzato, come sempre, mille diverse varianti di mille diversi materiali.
Fermo restando che per me è e sempre rimarrà-un capo da indossare solo nel tempo libero, fate buon uso dei diversi modelli e soprattutto abbinatelo con gusto.
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