Sara Rattaro: scriviamo per amare le storie

“La verità è una storia raccontata a metà “.L’amore addossoEro emozionata per questa intervista, un po’ anche in crisi perché non sapevo davvero da dove cominciare con le domande. Quando leggo un romanzo vorrei poter avere lo scrittore accanto per tartassarlo ogni due secondi, per quanto io sia curiosa, ma quando poi ti trovi faccia a faccia a rimanere sono solo l’emozioni e nient’altro. Sara Rattaro viaggia oltre oceano con le sue storie, che sono in grado di toccare ogni corda, permettendo a chi si trova al di là delle pagine di vivere una storia unica, faccia di intrecci, di amore e a volte, anche di lacrime.

Nei tuoi romanzi, l’amore è il filo conduttore che li lega l’uno all’altro. L’amore che provano i genitori per i propri figli o quella tra due persone che si sono incontrate per caso in quell’esatto istante. Da dove trai ispirazione per le tue storie e riesci a immedesimarti senza problemi nei personaggi di cui narri e nelle loro storie così delicate?

Una delle leggi fondamentali del mio mestiere è che tutto è raccontabile. Non esistono storie noiose, esistono storie raccontate male. Per questo, è facile intuire che l’ispirazione si può trovare ovunque. I miei personaggi sono persone reali che affrontano la vita con tutte le sue difficoltà e tutti i suoi colpi di coda. Per immedesimarsi è necessario empatizzare con un personaggio, essere convinti che quello che racconta sia vero e amarlo con tutti i suoi punti deboli. Per fare la scrittrice o lo scrittore bisogna sollevare ogni forma di giudizio. Non scriviamo per condannare persone o comportamenti, scriviamo per amare le storie.

Hai vinto numerosi premi, i lettori amano le tue storie; ti aspettavi tutto questo successo?

Assolutamente no. Era molto difficile immaginare che una biologa di provincia arrivasse fino a qui. L’amore e la cura per i miei lettori è stata fondamentale.Come riesci a rendere così reali l’emozioni dei personaggi, tanto da riuscire a permettere al lettore di entrare nella storia?Credo alla storia e la racconto come se fosse mia. La scrittura in prima persona è un aiuto fondamentale per instaurare un’intesa con i lettori.

A quale delle tue storie sei più legata? E perché?

Le amo tutte. Sarebbe come dover scegliere tra i propri figli. Impossibile.

Il tuo ultimo romanzo, “La giusta distanza” racconta la storia di due vite, che per caso, si ritrovano a collidere. Come nasce la trama di questo romanzo? Hai voglia di raccontarci qualcosa di più?

Luca ha cinquant’anni quando sale su un aereo che lo porterà in Germania dove potrebbe accettare un nuovo lavoro. Potrebbe essere l’occasione di fare la carriera che desidera e forse iniziare una nuova vita. Quello che lascia e da cui non sa se ritornerà è la lunga storia d’amore con Aurora conosciuta quando lei era ancora troppo giovane per diventare grande. Vent’anni di vita insieme, di perdoni e accoglienze, di tradimenti e comprensioni. Si può salvare un matrimonio dopo tanto tempo e tante tensioni? Si può amare qualcuno per sempre o sarebbe più facile dare vita a un piano B?

Quali progetti hai per questo nuovo anno?

Entro la fine dell’anno, pubblicherò il nuovo romanzo per ragazzi e anche quest’anno dedicherò anima e tempo alla mia scuola di scrittura http://www.fabbricadellestorie.it

Ringrazio l’autrice per avermi concesso il suo tempo.

Elisa C.



Categorie:Autori, Case editrici, interviste

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