ARCHITETTURA E DESIGN AL FEMMINILE

L’idea di una collaborazione al femminile anche in ambito lavorativo può essere vista talvolta come una mission impossible. In realtà, funziona eccome! Ho intervistato Selina Bertola, architetto e fondatrice dello studio di design milanese Nomade Architettura che ha creato il suo team di lavoro selezionando solo donne.

– Come nasce l’idea di creare un team di sole donne?

Lo studio è nato nel 2010, all’inizio c’era solo Selina Bertola, poi, via via, è cresciuto, ed oggi conta 16 architette/designer, tutte donne!L’idea di uno studio al femminile non era premeditata, man mano che lo studio cresceva, si presentava la necessità di trovare nuove persone che si aggiungessero al team e sono state selezionate delle donne. Ai colloqui ci sembravano più brillanti, accettavano con grande entusiasmo la “mission” dello studio, e da subito si è notato come si stesse creando una splendida atmosfera di grande unione e coesione. In effetti, questa è una delle più forti caratteristiche del nostro studio, le persone non sono solo parte di uno studio di architettura ma sono componenti fondamentali di un team che funziona grazie ad ogni singolo ingranaggio. 

Appartamento P

– Il tocco femminile spicca nei vostri progetti?

Si, assolutamente. Benché i nostri progetti differiscano molto l’uno dall’altro, l’accento femminile emerge nella grande cura dei dettagli, nella ricerca di elementi che dialoghino con il resto del progetto e in un attenzione particolare alle palette di colori.

Cescolina sui navigli

– Qual’è il progetto che ti rappresenta di più?

La domanda si fa sempre più difficile a mano a mano che passa il tempo. La risposta era facile fino a qualche anno fa ma adesso il numero e il livello dei progetti realizzati sta crescendo ed è più difficile scegliere. Villa Susanna, il nostro primo progetto, mi rappresenterà per sempre. E’ una villa d’eccezione ai Caraibi ed è tra i progetti più complessi di tutta la mia carriera. Poi c’è casa mia, un nido sui Navigli. E’ un appartamento completamente ristrutturato che cerca un dialogo tra elementi contemporanei e arredi legati al passato. La terza scelta è sicuramente Appartamento P, che ha segnato un passo importante per Nomade, un abitazione di grande sperimentazione di dettagli e materiali. Infine la Villa sul lago di Como, un progetto molto grande ed impegnativo, in cui abbiamo dato nuova vita ad una splendido spazio, creando un dialogo tra l’esterno, in chiave liberty. Gli interni sono molto puliti e contemporanei, con una grande ricerca sui materiali di rivestimento degli ambienti. Ecco, direi che un cocktail formato da questi 4 progetti può rappresentare ciò a cui più tengo in Nomade.

Villa sul lago di Como


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