Angelique Cavallari si racconta a Life Factory Magazine.
Per Life Factory Magazine è un piacere averla tra le nostre pagine. Ci racconti un po’ di lei e di come nasce la sua passione per la recitazione “Salve a tutti voi di Life Factory Magazine, il piacere è tutto mio. Non ho mai avuto il sogno di essere attrice, amavo la storia, la letteratura, la scienza, la musica, il canto, la danza. Poi il destino mi ha messo sul cammino alcuni indizi. Sono stata reperita più volte per strada per svariati casting ed in seguito, nello scantinato della scuola superiore che frequentavo, durante un laboratorio di recitazione ho capito istintivamente che dovevo approfondire. Amavo profondamente il teatro e mi affascinava quell’universo di creazione. E cosi ho assecondato il mio istinto, studiando seriamente e sperimentando quel mondo.”
I suoi inizi sono in teatro. Come ricorda la sua prima volta? Quali emozioni da il teatro a una giovane attrice? “Meravigliosi ed unici ricordi! Il teatro Carignno di Torino, uno dei teatri storici. Ero in una compagnia ormai affermata con grandi attrici e attori più grandi di me, ero in estasi. Sentivo che stava iniziando un nuovo importante capitolo della mia vita! Ricordo bene aspettando di entrare in scena quanto ho amato l’odore della polvere tra le corde delle quinte e l’oscurità illuminata vagamente dal palco e la paura e la voglia di oltrepassare quel limite invisibile ed essere davanti ad un pubblico in un nuovo mondo, quello della scena. Stupendo! Vorresti continuare a dare a dare e ancora esplorare e poi dare e dare, a me è piaciuto molto.”
Cinema o teatro? Chi occupa un posto d’onore nel suo cuore? “Entrambi. Sono mondi differenti, ma paradossalmente a differenza di quel che si pensa esteriormente, uniti entrambi dal lavoro di squadra, dal senso di responsabilità, dalla passione, dal rispetto per le gerarchie e dall’amore per la creazione in generale. C’è sempre un senso di condivisione con gli altri, colleghi e pubblico.”
Nel film “Il Romanzo” interpreta il ruolo della sorella di Edgar Allan Poe. Ci racconti. “Si è l unico personaggio luminoso in u mondo molto scuro e tenebroso. Un personaggio di puro amore che diventa quasi una sorta di santa, in quanto viene poi sacrificata a scapito del male che Edgar Allan Poe nel film infligge ai malati per ispirare la sua creatività. Per interpretare questo personaggio ho studiato l’antico inglese detto british parlato nel 1800. Ho imparato le posture dell epoca e ho indossato abiti originali custoditi dalla importantissima sartoria Tirelli. È stata un’ottima esperienza.”
Quanti e quali sacrifici per amore della recitazione? “Tanti per quel che mi riguarda. Come tutti i lavori, quando si ha passione ci si da al 100%; ed è il mio caso. Ho esplorato mondi interiori molto lontani da me, so cos’è la solitudine, ma anche la condivisione con lo sconosciuto, ho cambiato aspetto fisico , capelli, alimentazione, ritmi di vita ,viaggi, rinunciato a serate e feste, rinunciato ad una stabilità più semplice, per questo lavoro. Ho completamente modificato i miei ritmi e raramente ho potuto fare programmi a lungo termine. Ho studiato cose impensabili, e mi sono messa in gioco da sola in mezzo a tante situazioni che mai pensato vivere. È un percorso particolare e molto più serioso di quel che sembra. Ma mi ha insegnato moltissime cose questo stile di vita e sono grata per tutto quello ho vissuto sto vivendo e vivró. ”
Quali i suoi progetti futuri? “Sono sempre più determinata ad ascoltare le mie intuizioni interiori e come acqua mi lascerò trasportare nei fiumi verso oceani… Insomma continuo con il cinema ed il teatro, presto mi vedrete ne La nuit di Stefano Odoardi dove interpreto Lel una cantante ed artista.. interpreterò li proprio i miei brini brani composti di poesia e musica elettronica, con il mio primo collaboratore Alesi Bret. Dico primo perché sto continuando il mio progetto di poesia partito dalla prima raccolta poetica in Universo A e Collection A, con altri collaboratori e tra poesia musica e performance girerò il mondo e tornerò anche nella mia mata Italia per concerti onirici e carichi di innovazioni e poesia. E poi ho due film in cantiere per il cinema dove interpreterò ruoli sempre intensi che mi metteranno ancora alla prova e che sarò felicissima di condividere con voi sul grande schermo , sperando di potervi emozionare.”
Prima di salutarci e ringraziarla per la sua preziosa presenza qui tra le pagine di Life Factory Magazine, vuole aggiungere qualcosa? “Inanzitutto sono io che vi ringrazio di tutto cuore per la vostra calorosa accoglienza e il mio messaggio a tutti voi che leggete, ma anche a me stessa e siate coraggiosi e fiduciosi! La vita è sempre alquanto dura ad un certo punto, e ci impone prove complesse spesso, ma il potere di sognare e credere alla bellezza e all’ amore non farà che rinforzarvi e senza limiti potrete trovare nuove strade per proseguire il cammino! Non abbattetevi. Siate curiosi e prendete spunto da chi ha fatto del bene con limpidezza e coraggio. Tutto il resto non conta. Siamo tutti nel nostro piccolo e nella semplicità dei piccoli gesti, responsabili per avere un mondo un più luminoso, compreso quel piccolo spazio in cui viviamo quotidianamente. Coraggio, sogno, fiducia e forza. Gli incontri che la mia vita mi ha portato mi hanno insegnato l importanza che ogniuno di noi ha in se e nel proprio animo. Non esiste niente di costruttivo senza un’azione spinta da sentimenti onesti. Un forte abbraccio a tutti voi e grazie.”
Life Factory Magazine ❣️
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