Ricordo cosa mi chiesi nel momento in cui lessi per la prima volta il titolo di questo libro:” Ma di cosa parlerà mai?”, senza riuscire a trovare una risposta. Solo al termine nel libro, rimurginandoci su, ho capito il senso che aveva, e posso dire dunque che si tratta di una scelta molto azzeccata!
Sinossi: Robert e Brian sono legati da un’amicizia profonda. Sebbene le loro vite possano sembrare simili, i loro valori e le loro aspettative verso il futuro li portano ben presto a seguire strade diverse. Sullo sfondo di una New York popolata da poliziotti, spacciatori e bande di criminali organizzati, osserviamo lo scorrere delle loro vite che sembrano non potersi incontrare mai più.
Ogni personaggio presente nella storia ha un passato netto, chiaro e complesso che sembra volerci dire: “Siamo veramente nel punto esatto in cui saremmo dovuti essere?”
Un romanzo che aiuta a riflettere su questo interrogativo che spesso mette in discussione il nostro percorso di vita, le occasioni, gli accadimenti. Un occhio alle tracce del destino, se pure esista, e uno allo scorrere del nostro tempo in questo mondo.
Robert ci narra la storia di un’amicizia ambientata nei quartieri di New York, nella quale si intrecceranno amori, crimini, poliziotti e… droga. Insomma, “Italian connection” contiene tutti gli aspetti che definiscono un libro ricco di azione e parecchio sorprendente.
Ho amato particolarmente come sono stati strutturati i vari personaggi e come sono stati resi chiari i loro caratteri, e ciò ha comportato a un mio attaccamento verso di loro, in particolare verso Robert.
L’autore è stato perfettamente in grado di incastrare tutti i tasselli della storia rendendola così perfetta e priva di refusi. E’ riuscita a farmi provare qualsiasi tipo di emozione: gioia, tristezza, rabbia… per poi arrivare al finale, stupore puro! Si, perchè l’adrenalina non termina mai, anzi, persiste fino alla fine raggiungendo il culmine proprio nell’ultima riga.
La vicenda raccontata riesce a esporre chiaramente quanto il mondo della droga e della criminalità possa essere pericoloso, soprattutto se ci si avventura senza troppo pensare alle conseguenze le quali, alla fine, saranno inevitabilmente negative. Nonostante ciò, l’attaccamento che ho provato nei confronti di Robert è durato fino alla fine, a prescindere dalle sue scelte più o meno sbagliate.
Nella vicenda compaiono personaggi sia americani, sia italiani (da qui il titolo). Uno degli aspetti che ho amato follemente è stata la descrizione di noi italiani, spesso utilizzando stereotipi, ma in chiave chiaramente ironica. Mi hanno fatta sorridere parecchio!
Lo stile di scrittura è molto chiaro e semplice, senza fronzoli. Ciò ha permesso una lettura molto scorrevole, a tratti molto divertente, e a tratti un pò meno.
Sono molto contenta di essermi avventurata nella lettura di questa storia, bella dall’inizio.. con un finale spettacolare.
Dati:
Genere: narrativa
Lunghezza: 134 pgg
Casa editrice: self publishing
POV: terza persona
Categorie:Narrativa
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