Max Pope è un giovane cantautore soul cresciuto a Brighton. Dona una ventata di freschezza e novità alla scena pop soul internazionale, grazie a una vena compositiva dal gusto essenziale e sofisticato.
Grazie mille Max Pope per questa intervista a Life Factory Magazine. Potresti dire qualcosa sull’inizio della tua carriera? Com’è nata la tua passione per la musica? Il piacere è tutto mio. Mio padre mi portò al leggendario festival di Glastonbury quando avevo 10 anni. È stata un’esperienza davvero stimolante da bambino. Quando sono tornato ho deciso che volevo suonare e lui mi ha comprato la mia prima chitarra. Il resto è storia!
Il tuo genere musicale è il Pop Soul. Quali influenze musicali hai sperimentato?Crescendo a casa mia, la musica di Al Green e Donny Hathaway c’era sempre, ma anche band come The Velvet Underground e Beck. Mio padre mi ha portato nel rock and roll e mia mamma era Lady Soul.
Cosa vuoi trasmettere al pubblico?
Voglio parlare dell’esperienza umana, delle cose a cui tutti pensiamo e sentiamo, ma che forse non sappiamo esprimere. Se le persone possono ascoltare la mia musica e relazionarsi con gli argomenti della canzone, allora penso di fare qualcosa di giusto.
Cosa ispira le tue canzoni? E come è nata la canzone “You’ll Never Die”? Mi sono ispirato dalle persone che incontro e dalle cose che accadono nella vita di tutti i giorni.
Conversazioni che ascolto. Alcuni posti che ho visto. Uso la musica come strumento per esprimere i miei sentimenti, mi guarisce quando ho sofferto. Così spesso le mie canzoni sono auto-riflettenti. You’ll Never Never Die significa voler imparare dai propri errori. Riguarda il rimpianto, ma anche l’impulso alla libertà.
Il 26 settembre a Servant Jazz Quarters di Londra hai presentato il suo nuovo EP. Puoi parlarci delle tue sensazioni? Ho provato sollievo, eccitazione e voglia di suonare più spettacoli. È passato molto tempo da quando ho pubblicato della musica e mi sono preso una piccola pausa, quindi pubblicare questo EP sembra il segno di qualcosa di nuovo.
Quali sono i tuoi artisti di riferimento? La mia musica ora è abbastanza influenzata da band come Unknown Mortal Orchestra e dal pop psichedelico di artisti come Nick Hakim e Drugdealer. Più cresco, più apprezzo il classico songwriting: persone come Joe Jackson ed Edwyn Collins sono i miei nuovi eroi trovati.
Quali sono i tuoi progetti o collaborazioni future?
Quest’anno pubblicherò un’altra traccia. Sto finendo un altro EP per il prossimo anno e farò un piccolo tour nel Regno Unito nelle prossime settimane.
Grazie mille Max Pope per questa intervista e buona fortuna per la tua carriera.
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