Dopo i 3 anticipi del sabato, che hanno visto SPAL, Verona e Milan battere il Parma e le 2 squadre di Genova, la 7° domenica di Serie A è iniziata con il 3° successo consecutivo della Fiorentina, che al Franchi ha battuto per 1-0 l’Udinese con il gol di Milenkovic. Lazio e Roma vengono fermate da Bologna e Cagliari, vittoria convincente per l’Atalanta nel nuovo Gewiss Stadium. Pari incolore per il Napoli, la Juve batte l’Inter nel posticipo e conquista il primato in classifica al termine di un bellissimo derby d’Italia.

Tutto facile per l’Atalanta, che inaugura il nuovo stadio battendo per 3-1 il Lecce, conquistando il suo 5° successo in 7 partite di campionato. L’Atalanta indirizza l’incontro con le 2 reti di Zapata e Gomez tra il 35° e il 40° minuto, e chiude definitivamente ogni discorso con il gol del 3-0 di Robin Gosens. Inutile per i pugliesi il gol del 3-1 di Lucioni. L’Atalanta vola a quota 16 punti in classifica, il Lecce resta fermo al terz’ultimo posto con soli 6 punti. Secondo pareggio in 3 giorni per la Roma, che viene bloccata sull’1-1 dal Cagliari degli ex Olsen e Nainggolan. I sardi passano in vantaggio con il calcio di rigore segnato da Joao Pedro al 26° minuto, ma vengono raggiunti dall’autogol di capitan Ceppitelli dopo soli 5 minuti. La Roma si vede annullare nel finale il gol del 2-1 di Kalinic (subentrato nel 74° ad Antonucci), per fallo dell’attaccante croato su Pisacane. La Roma manca l’aggancio alla zona Champions, mentre il Cagliari ottiene il suo quinto risultato utile consecutivo (3 vittorie e 2 pareggi dal 15 settembre ad oggi).

Non basta alla Lazio la doppietta di Ciro Immobile: la squadra di Inzaghi, 3 giorni dopo la vittoria in Europa League contro il Rennes, pareggia per 2-2 a Bologna nella partita del ritorno in panchina del grande ex Sinisa Mihajlovic. Accade tutto nel primo tempo: l’attaccante di Torre Annunziata risponde 2 volte alle reti segnate da Krejci e Palacio. Le 2 squadre chiudono in 10 uomini per le espulsioni di Lucas Leiva e Medel nella ripresa, e all’88° minuto la Lazio ha l’occasione di passare in vantaggio dal dischetto con Correa, che però colpisce la traversa. Secondo 0-0 consecutivo per il Napoli, bloccato allo Stadio Grande Torino dalla formazione granata 4 giorni dopo il pari in Champions League contro i belgi del Genk. La squadra di Carlo Ancelotti gioca una partita piuttosto scialba, non riuscendo mai ad ingranare la marcia nel corso dei 90 minuti e permettendo al Torino di difendere con grande compattezza. Il Napoli arriva a sosta a quota 13 punti, a -3 dall’Atalanta, mentre il Torino muove leggermente la sua classifica salendo a quota 10.

La partita di cartello della 7° giornata di Serie A è Inter – Juve. Conte si presenta con Lukaku e Lautaro Martinez in attacco, Sarri risponde lasciando in panchina Higuain e schierando Ronaldo, Bernardeschi e Dybala. Il coraggio dell’allenatore toscano viene premiato al 4° minuto, quando Dybala porta in vantaggio i bianconeri con un perfetto diagonale sulla verticalizzazione di Pjanic. L’Inter è stordita da questo inizio choc, e Cristiano Ronaldo colpisce la traversa all’8° minuto con un destro potentissimo dal limite dell’area. Ma l’Inter non ci sta, affronta il momento di difficoltà iniziale e pareggia i conti al 18° minuto grazie al calcio di rigore perfetto di Lautaro Martinez, concesso per fallo di mano di De Ligt. Non mancano le emozioni a fine primo tempo: Cristiano Ronaldo riporta la Juventus in vantaggio, ma si vede annullare il gol del 2-1 per posizione di fuorigioco di Dybala, assistman nella circostanza. Lo stesso Dybala viene messo giù in area di rigore da una lieve manata di Godin nel 2° minuto di recupero, ma l’arbitro Rocchi lascia giocare. Tale episodio scatena un parapiglia a fine primo tempo, con il portiere di riserva dell’Inter Padelli che invita Dybala a non lasciarsi cadere troppo facilmente.

Ad inizio ripresa la Juve tiene di più il pallone, e sfiora il vantaggio al 55° minuto: Khedira innesca Dybala, che parte in posizione regolare, viene prima fermato da Handanovic e poi manda il pallone alto sopra la traversa. L’Inter torna a spingere nei minuti successivi, e a metà ripresa Lukaku protesta per la mancata concessione di un calcio di rigore per un presunto fallo ai suoi danni di Bonucci. I nerazzurri rischiano di passare in vantaggio con la conclusione dal limite dell’area di Vecino: la deviazione di De Ligt spiazza Szczesny, ma la palla sbatte sul palo esterno alla destra del portiere polacco. La Juve ripassa in vantaggio al 79° minuto al termine di un’azione composta da 24 passaggi complessivi: Ronaldo tocca per Bentancur, che innesca Higuain. L’attaccante argentino calcia da posizione ravvicinata e manda il pallone sotto il corpo di Handanovic, segnando un gol pesantissimo, 530 giorni dopo il gol del 2-3 sempre a San Siro contro l’Inter (era il 28 aprile 2018). La squadra di Conte attacca con tanta determinazione nel finale, ma a vincere è la Juventus. I bianconeri si portano al primo posto con 19 punti e costringono l’Inter alla prima sconfitta stagionale in campionato.
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